Stop ai blocchi geografici nell‘e-commerce: i clienti online possono acquistare prodotti e servizi da siti web che non si trovano nel proprio paese senza differenze di termini e condizioni generali di acquisto, prezzi, forme di pagamento, pur con limitazioni rispetto ad alcuni settori (musica, video, film, e-book e app): lo ha stabilito il Consiglio UE approvando un regolamento per la competitività che ora deve passare al vaglio del Parlamento di Strasburgo.
=> E-commerce e pagamenti, nuove norme UE
Il regolamento riguarda la vendita di beni, la fornitura di servizi tramite mezzi elettronici (cloud computing, archiviazione dei dati, hosting di siti web e installazione di firewall), servizi che il cliente riceve nel paese in cui risiede l’operatore (alberghi, manifestazioni sportive, noleggio auto, vendita di biglietti d’ingresso per festival musicali o parchi divertimento).
Esclusi, invece, oltre ai settori coperti da copyright, servizi finanziari, audiovisivi, di trasporto, i servizi sanitari e quelli sociali.
Resta la possibilità di offrire tariffe diverse e offerte rivolte a particolari territori o gruppi di clienti.
Sono vietate le seguenti pratiche:
- applicazione di condizioni di pagamento diverse ai clienti per motivi di nazionalità, luogo di residenza o luogo di stabilimento;
- blocco o limitazione dell’accesso dei clienti alla propria interfaccia online per motivi di nazionalità o luogo di residenza: nel caso in cui questo avvenga, andrà fornita spiegazione.
approvata