La nuove direttive UE sull’e-commerce prevede, per i pagamenti elettronici l’implementazione della cosiddetta “strong customer authentication” (SCA), o “autenticazione forte” con la richiesta per ogni transazione di importi superiori ai 10 euro di effettuare diversi passaggi aggiuntivi, come l’inserimento di password, di codici o l’utilizzo di un lettore carta. Si tratta degli standard proposti dall’ABE, promulgati in risposta ai requisiti della Direttiva dei Pagamenti PSD2 che obbliga all’autenticazione SCA per tutti i pagamenti elettronici e digitali, pubblicati ufficialmente il prossimo 12 gennaio 2017.
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Secondo una recente indagine condotta da Visa, tale normativa apre il mondo dell’e-commerce a diverse problematiche, che rischiano di minare la libertà e la comodità degli acquisti online dei consumatori europei.
Tali problematiche si traducono nella scomparsa dei check-out online istantanei, che oggi rappresentano la metà di tutte le vendite e-commerce attuali, come i check-out in un click spesso consentiti ai consumatori effettuano i loro acquisti regolarmente ed i check-out rapidi e automatici effettuati con i pagamenti in-app dove le carte di pagamento sono già state registrate.
Tutti i siti internazionali dovranno adeguarsi alle nuove norme europee o gli acquisti verranno automaticamente rifiutati.
L’impatto della nuova normativa non è trascurabile, dato che secondo le stime Visa andrebbe ad interessare almeno 6 miliardi di euro di pagamenti elettronici, pari ai due terzi di tutte le transazioni a livello europeo effettuate presso siti e-commerce internazionali. Senza considerare che circa il 70% dei consumatori europei afferma che un aumento di passaggi al checkout li indurrà ad abbandonare l’acquisto online (60% in Italia).
Oltre a quelli legati all’e-commerce, ad essere toccati dalla nuova normativa sono tutti i pagamenti elettronici, compresi quelli normalmente effettuati per i pedaggi, i parcheggi e così via, dove si prevedono file più lunghe, a causa del nuovo iter che richiederà il PIN, oggi non necessario.
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Peter Bayley, Chief Risk Officer Europa di Visa, ha dichiarato:
“In Visa siamo dei forti sostenitori delle misure di sicurezza forti. Tuttavia, gestire i pagamenti elettronici e digitali è sempre una questione di equilibrio tra sicurezza e comodità. L’approccio a “taglia unica” sposta l’asse di equilibrio e rende più complicato per il consumatore fare acquisti online ovunque, in qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo essi desiderino. Le nuove proposte infastidirebbero i consumatori e genererebbero danni commerciali agli esercenti online.“L’e-commerce è stato un caso di successo in Europa, in questo periodo di perseverante contingenza, e questa iniziativa mette a serio rischio la crescita del settore oltre a ridimensionare la competitività degli esercenti europei online contro i concorrenti di altre parti del globo”.
“Le complicazioni generate delle proposte ABE giungono senza che vi sia evidenza che questi cambiamenti possano effettivamente ridurre i rischi di frode. Attualmente abbiamo un sistema che funziona, un approccio basato sulla valutazione del rischio, ossia l’approccio di autenticazione risk-based. Questo approccio abilita decisioni intelligenti che fanno stabilire se uno specifico acquisto sia a basso rischio, considerando una serie di parametri, tra i quali il dispositivo dal quale si sta effettuando la transazione e lo storico degli acquisti”, aggiunge Peter Bayley.“Le frodi su carte Visa oggi sono a un livello molto basso, meno di 5 centesimi ogni 100 euro spesi. In aggiunta i consumatori in ogni caso sono protetti dalle perdite generate da atti fraudolenti – tutti i rischi sono a capo degli esercenti e delle banche che, congiuntamente a Visa, hanno già messo a punto una serie di misure di sicurezza per la prevenzione di acquisti online fraudolenti. Gli esercenti e le banche sono preparati ad accettare i rischi proprio per fornire ai loro clienti un’esperienza di acquisto senza intoppi poiché comprendono l’importanza della comodità degli acquisti e le aspettative dei consumatori in questo senso.”
Per maggiori informazioni sulla posizione di Visa in merito alle proposte ABE, consultate https://www.visaeurope.com/about-us/policy-and-regulation/