


Ha preso il via l’attività di controllo sugli immobili oggetto di Superbonus, seguita dall’invio di lettere di compliance in caso di mancata variazione catastale.
Come ricorda la Circolare n. 428/2025 del Consiglio Nazionale dei Geometri, la comunicazione di variazione catastale non è comunque una novità, in quanto già prevista dal nostro ordinamento qualora ci sia uno scostamento del 15% della redditività ordinaria riferita all’unità immobiliare.
Secondo il parere del presidente Paolo Biscaro, l’attività di compliance farà riferimento inizialmente solo ai casi caratterizzati da discrepanze marcate tra l’entità dei crediti ceduti e la situazione della banca dati catastale, tali che gli scostamenti risultino non trascurabili indipendentemente dal valore percentuale.
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L’Agenzia delle Entrate, infatti, è tenuta a verificare la presentazione della dichiarazione DOCFA in caso di interventi edilizi, finalizzata a segnalare l’aggiornamento della rendita catastale.
L’aggiornamento delle rendite per gli immobili ristrutturati con agevolazione fiscale è stata istituita dalla Manovra 2024 (commi 86 e 87 della legge 213/2024), con i controlli basati su specifiche liste. Se rileva irregolarità, può inviare lettere di compliance per invitare il contribuente a mettersi in regola.
Per chi non ha adempiuto a tale obbligo (che scatta solo nei casi necessari, ossia laddove si registri effettivamente un incremento del valore della casa in Catasto), si può procedere attraverso il ravvedimento operoso, versando una sanzione pari a 172 euro per unità immobiliare.