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Si può uscire dal regime forfettario durante l’anno: occhio al superamento dei 100mila euro

di Teresa Barone

In caso di sforamento dei 100mila, il forfettario decade subito dal regime e applica imposte ordinarie, divenendo soggetto ai relativi adempimenti fiscali.

Nel corso del 2023, se vengono superati i 100mila euro decade la permanenza nel regime forfettario e scatta l’applicazione IVA per tutte le operazioni effettuate dopo il superamento della soglia stabilita.

La Legge di Bilancio, infatti, non ha soltanto introdotto un nuovo limite (85mila euro) per i ricavi e compensi percepiti dai contribuenti forfettari che si trovano nel regime agevolato, ma ha anche introdotto una nuova regola che comporta l’uscita immediata (nello stesso anno dello sforamento) dalla flat tax al 15% al raggiungimento della soglia dei 100mila euro.

Come prevede la normativa, si tratta di un limite antievasione relativamente al periodo d’imposta durante il quale i ricavi o i compensi risultano superiori ai 100mila euro, quindi.

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In caso di superamento della soglia in corso s’anno, è necessario calcolare le imposte in base al reddito da determinare attraverso le modalità ordinarie, rispettando nel contempo tutti gli adempimenti fiscali previsti.

In casi come questi, diventa indispensabile comunicare la variazione con la prima dichiarazione annuale utile, come il modello IVA 2023.

A restare comunque valida, tuttavia, è l’opzione della flat tax incrementale fino a 40mila euro rispetto al reddito più elevato, che sia stato conseguito nell’arco del triennio precedente (2020, 2021 e 2022).