Studi di Settore retroattivi

di Chiara Basciano

Pubblicato 13 Giugno 2016
Aggiornato 1 Settembre 2016 14:53

I chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate in merito all'utilizzo retroattivo degli Studi di Settore evoluti 2015 in fase di contraddittorio.

Con la circolare n. 24/2016 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito gli ambiti di applicazione degli Studi di Settore evoluti del 2015 in caso di controlli fiscali: in sede di accertamento possono essere utilizzati retroattivamente per la rideterminazione del reddito per le annualità a partire dal 2013.

Questo perché gli Studi di Settore evoluti per il 2015 sono stati elaborati utilizzando come base di dati le informazioni relative proprio alle annualità 2013 e 2014.

=> Studi di Settore, guida alle novità

Dunque, in sede di contraddittorio obbligatorio per l’accertamento basato sugli Studi di Settore, il Fisco potrà applicare i risultati degli Studi evoluti per il 2015 a tali annualità.

Diversamente non vanno presi in considerazione i correttivi anticrisi approvati con DM 12/5/2016, essendo questi specifici per la sola annualità 2015.

L’Agenzia ricorda inoltre quanto già precisato nella circolare n. 23/E/2013:

  • al fine di poter accertare che effettivamente il nuovo Studio evoluto sia in grado di poter meglio valutare la posizione del contribuente, l’ Ufficio avrà cura di verificare che le attività esercitate nel periodo d’imposta da accertare siano le medesime di quelle previste nello Studio evoluto e che lo stesso le colga compiutamente;
  • l’utilizzo delle risultanze degli Studi di Settore evoluti per la determinazione della pretesa tributaria in relazione all’accertamento di annualità precedenti è possibile qualora non emergano delle incoerenze negli indicatori economici previsti dagli Studi di Settore evoluti;
  • ove risultino invece anomalie nei predetti indicatori economici, le risultanze degli Studi di Settore evoluti potranno essere utilizzate dall’Ufficio ai fini delle valutazioni per l’eventuale definizione della pretesa solo qualora emerga che la mancata coerenza non deriva dall’infedeltà delle informazioni utilizzate per la stima, ma da insufficienze produttive dell’azienda.

.