Sono in pensione da due anni con formula anticipata avendo molti anni di versamenti ma continuo a lavorare come dipendente. Percepisco di pensione 1950 € netti mensili e uno stipendio di 2250 € netti. Il mio nucleo e composto di tre persone (io, moglie e figlia minore). Abbiamo casa di proprietà e due alloggi che affittiamo (uno in cedolare secca). Quest’anno ho 17.000 € di tasse da pagare che mi sembrano veramente tante: secondo voi è corretto in base ai dati che vi ho fornito? Vi è un modo per ridurre questo importo così elevato?
In base ai dati che espone lei è nel terzo scaglione IRPEF di reddito, che prevede un’aliquota fiscale del 43%, quindi la cifra che indica mi sembra tendenzialmente in linea con il reddito che percepisce. Può anche usare il nostro calcolatore online per una simulazione di massima:
Per calcolare con precisione le tasse dovute bisognerebbe avere tutti i dati, motivo per cui le consiglio di rivolgersi ad un consulente.
Per quanto riguarda la seconda domanda, tenga presente che ci sono una serie di spese che danno diritto alle detrazioni fiscali e che di conseguenza possono ridurre le tasse.
Per i lavoratori dipendenti e pensionati, che percepiscono lo stipendio o il trattamento previdenziale già al netto delle tasse, nel caso in cui ci siano detrazioni utilizzate in dichiarazione dei redditi superiori alle imposte versate il sostituto d’imposta riconosce il rimborso, pari alla differenza.
Le detrazioni si applicano a un gran numero di voci di spesa: sanità, interessi del mutuo, spese per i figli (ad esempio, istruzione). Tutte quelle che ho citato sono detrazioni fiscali al 19%, in alcuni casi ci sono massimali di spesa. Sono elencate nell’articolo 15 del Tuir, il testo unico imposte sui redditi, che le consiglio di consultare. Se lei presenta la dichiarazione precompilata, dovrebbe trovarle già inserite.
Per il 2024 si deve anche tenere conto della franchigia di 260 euro (sotto la quale non si possono applicare detrazioni IRPEF) sui redditi sopra i 50mila euro (terzo scaglione IRPEF), al momento prevista per il solo anno d’imposta 2024 (sebbene l’obiettivo di Governo sia quello di prorogarla anche nel 2025). Sono esclusi dal “conteggio” ai fini del tetto massimo le detrazioni edilizie, le spese mediche e quelle sanitarie. Per questi soggetti, in realtà, ci sono anche richieste di agevolazioni IRPEF almeno per il 2025, ma per ora non c’è ancora nulla di ufficiale.
=> Detrazioni IRPEF: come funziona il taglio con la franchigia
Nelle istruzioni alla compilazione della dichiarazione dei redditi trova tutte le indicazioni per sapere se ha effettuato spese che danno diritto a un vantaggio fiscale.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz