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IMU: coefficienti 2013 per immobili fuori Catasto

di Barbara Weisz

Pubblicato 30 Aprile 2013
Aggiornato 1 Maggio 2013 07:55

Ecco la tabella 2013 per stabilire l'imponibile IMU degli immobili d'impresa del gruppo D non iscritti in Catasto, che quindi non hanno ancora una rendita catastale.

Dopo la sospensione della rata di giugno per l’IMU 2013 prima casa (leggi qui), arrivano novità per la tassa sugli immobili d’impresa: il Ministero dell’Economia ha deciso i coefficienti per calcolare l’imposta su quelli del gruppo catastale D (fra cui opifici, alberghi, magazzini) non censiti, posseduti da imprese e distintamente contabilizzati.

Il provvedimento è contenuto nel decreto ministeriale dello scorso 18 aprile, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 aprile.

=>Scopri gli aumenti IMU 2013 sugli immobili del gruppo D

Per questi immobili non in Catasto, bisogna fare riferimento alle tabelle del Ministero, elaborate in base ai dati ISTAT sui costi di costruzione di un capannone.

I coefficienti servono come moltiplicatore, da applicare al valore indicato nelle scritture contabili, la lordo delle quote di ammortamento.

Si ottiene così la base imponibile IMU, che per tutti gli altri immobili si calcola invece partendo dalla rendita catastale (leggi come trovare la rendita catastale).

Coefficienti

Anno Coefficiente Anno Coefficiente
2013 1,03 1997 1,61
2012 1,05 1996 1,66
2011 1,09 1995 1,71
2010 1,11 1994 1,76
2009 1,12 1993 1,79
2008 1,16 1992 1,81
2007 1,20 1991 1,85
2006 1,23 1990 1,94
2005 1,27 1989 2,02
2004 1,34 1988 2,11
2003 1,39 1987 2,29
2002 1,44 1986 2,46
2001 1,47 1985 2,64
2000 1,52 1984 2,81
1999 1,54 1983 2,99
1998 1,57 1982 e
precedenti
3,17

=> Vai allo Speciale IMU

Si ricorda che le imprese, in alternativa, possono chiedere la rendita catastale attraverso la procedura Docfa (documenti catasto fabbricati): il contribuente avanza una proposta di rendita catastale, da utilizzare come riferimento per calcolare la base imponibile IMU fino a quando l’Agenzia delle Entrate non attribuisce la rendita effettiva. La proposta diventa definitiva se il fisco non la rettifica entro 12 mesi.