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Detrazione IVA: dalla Cassazione i requisiti per la fattura

di Anna Fabi

5 Marzo 2025 17:33

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Le fatture devono contenere tutti gli elementi utili per stabilire e comprovare il diritto alla detrazione IVA o al reverse charge: sentenza di Cassazione.

Il contribuente che chiede la detrazione IVA in reverse charge ha l’obbligo di emettere fattura dettagliata, che consenta all’Amministrazione finanziaria di verificare la regolarità dell’operazione. Non basta indicare genericamente i dati essenziali: è necessario indicare l’entità e la natura dei lavori, la data in cui sono stati effettuati e tutti gli elementi che consentono di valutare l’operazione.

Lo chiarisce la sentenza di Cassazione 3225/2025, in relazione a un caso di applicazione del reverse charge ritenuto scorretto da parte del Fisco.

Reverse charge in fattura

Il reverse charge (inversione contabile) prevede che non si debba addebitare l’IVA in fattura perché l’imposta sul valore aggiunto è versata direttamente dal committente. Può essere applicato solo in specifici casi, fra cui le prestazioni di servizi e la prestazione di manodopera rese nel settore edile da soggetti subappaltatori nei confronti delle imprese che svolgono attività di costruzione o ristrutturazione di immobili o nei confronti dell’appaltatore principale o di un altro subappaltatore.

Per la Cassazione, ai fini dell’applicazione del reverse charge, le fatture devono contenere entità, natura degli interventi e data di effettuazione o ultimazione.

Fatture con diritto a detrazione IVA

Pertanto, il contribuente che chiede la detrazione IVA ha l’onere di dimostrare che sono state soddisfatte le relative condizioni e l’inerenza della prestazioni alla propria attività d’impresa e, se l’Amministrazione lo ritenga necessario, anche ulteriori elementi ai fini della valutazione della richiesta.

Lo stesso principio, in relazione alla correttezza delle fatture, si applica anche alle fatture in cui viene esposta l’IVA, per determinare il diritto alla detrazione.

Il contribuente che chiede la detrazione dell’IVA ha l’onere di dimostrare che sono state soddisfatte le relative condizioni e, di conseguenza, anche di fornire elementi integrativi rispetto alle fatture che l’Ufficio ritenga necessari ai fini della valutazione della richiesta.