L’arte di progettare: tra punti fermi e incertezze

di Stefano Besana

Pubblicato 2 Aprile 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:36

La progettazione è un’arte. Forse questa potrà  sembrare un’esagerazione, ma chi ha a che fare quotidianamente con progetti e affini sa perfettamente che l’esperienza accorta di un professionista vale molto di più di tutto il resto.

Cerchiamo di capire però in che modo sia possibile stendere (e di conseguenza valutare) un buon progetto: come sia possibile ottenere il massimo successo economizzando al massimo le risorse (non solo economiche) che entrano in gioco.

Abbiamo già  evidenziato come un buon progetto si basi essenzialmente sull’esperienza di chi lo conduce e di chi lo porta avanti. I primi progetti non sono mai particolarmente significativi (salvo rari casi), ma costituiscono il necessario presupposto per lo sviluppo successivo.
Con il tempo si ottengono non solo maggiori competenze, ma anche un numero superiore di strumenti che sono riciclabili e riutilizzabili in momenti successivi e in progetti differenti.
Imparare dai propri errori, in questo caso, non è solo consigliabile, ma determinante.

Un buon progetto pone le sue basi su un solido impianto teorico che permetta di analizzare bisogni e necessità  del cliente o di una particolare situazione, una volta compreso un contesto è possibile proporsi delle obiettivi e strutturare un piano di azione che permetta di far fronte ai bisogni espressi – o emersi.

Teoria e pratica devono essere considerate come continuum di una stessa idea di fondo e non viste come realtà  distanti e non correlate. L’ibridazione di questi due momenti è fondamentale e di primaria importanza.

Accanto a questi elementi ne emerge un altro di importanza peculiare: la capacità  di gestire l’incertezza, quando ci si trova a progettare spesso si hanno variabili nascoste, momenti di sconforto, momenti in cui sembra che il risultato atteso si stia allontanando.
E’ normale.
Come un buon capitano per navigare senza strumenti si affida al suo istinto, così deve fare un buon project manager.

La progettazione è un lavoro serio ed impegnativo, spesso tenuto in scarsa considerazione, ma che ha un ruolo fondamentale in molte pratiche aziendali.
Imparare a stendere buoni piani progettuali e imparare a comprendere quali siano validi e quali no è assolutamente indispensabile per costruirsi un solido e strutturato futuro.