Speciale Incentivi Rinnovabili

Fotovoltaico plug and play
Fotovoltaico plug and play

Gli incentivi pubblici alle fonti di energia rinnovabili in Italia sono erogati attraverso diversi meccanismi: Certificati Verdi (CV) e tariffa omnicomprensiva, Conto Energia, Conto termico, Contributi comunitari, nazionali e regionali, Comunità Energie Rinnovabili e Sostenibili (CER e CES). Dal 2013 sono operativi gli incentivi FER-E (rinnovabili elettriche, escluso il fotovoltaico). Ci sono poi i bonus edilizi che agevolano l’installazione di impianti domestici per la produzione di energia pulita, con detrazioni dal 50 al 110%.

Ultime notizie

In Italia sono concessi incentivi fiscali e tariffe incentivanti per la produzione ed il consumo di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Le misure sono molteplici, ciascuna riferita ad una specifica tipologia o sistema di produzione.

Oltre alle detrazioni fiscali per la realizzazione degli impianti solari termici e fotovoltaici (compresi i sistemi di accumulo) o anche per eolico ed altre forme di energia pulita, sono previste tariffe incentivanti per l’autoconsumo energetico e per le comunità energetiche.

Incentivi Rinnovabili: Decreti FER 1 e 2

Il decreto FER 1 (del 4 luglio 2019, nella Gazzetta Ufficiale n. 186 del 9 agosto 2019) incentiva la produzione di energia elettrica prodotta da impianti eolici on-shore, solari fotovoltaici, idroelettrici e a gas residuati dei processi di depurazione. Il regime di incentivazione è dunque differenziato per fonte rinnovabile, dimensione degli impianti, data di costruzione o allacciamento alla rete di distribuzione.

Nel 2022 è atteso il Decreto FER 2 in attuazione del Dlgs 199/2021 (con cui l’Italia ha recepito la Direttiva europea RED II), attraverso il quale sono previsti nuovi incentivi e semplificazioni per geotermia, eolico offshore, biomasse, biogas e solare termodinamico.

Impianti ammessi agli incentivi

Il Decreto Rinnovabili suddivide gli impianti incentivabili in 4 gruppi in base a tipologia, fonte e categoria di intervento:

Gruppo A: impianti eolici “on-shore” di nuova costruzione, integrale ricostruzione, riattivazione o potenziamento; fotovoltaici di nuova costruzione.

Gruppo A-2: impianti fotovoltaici di nuova costruzione, i cui moduli sono installati in sostituzione di coperture di edifici e fabbricati rurali su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto.

Gruppo B: impianti idroelettrici di nuova costruzione, integrale ricostruzione (esclusi gli impianti su acquedotto), riattivazione o potenziamento; impianti a gas residuati dei processi di depurazione di nuova costruzione, riattivazione o potenziamento.

Gruppo C: impianti oggetto di rifacimento totale o parziale eolici “on-shore”; idroelettrici; a gas residuati dei processi di depurazione.

Ricordiamo che, secondo il provvedimento Cip n. 6/92, sono considerati in Italia, impianti alimentati da fonti rinnovabili quelli che producono energia elettrica utilizzando il sole, il vento, l’acqua, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la trasformazione dei rifiuti organici ed inorganici o di biomasse.

Come accedere agli incentivi

In base alla potenza dell’impianto e al gruppo di appartenenza si procede con una delle seguenti modalità:

  • Iscrizione ai Registri: per impianti di potenza superiore a 1 kW (20 kW per i fotovoltaici) e inferiore a 1 MW che appartengono ai Gruppi A, A-2, B e C;
  • Partecipazione a Procedure d’Asta: per impianti di potenza superiore o uguale a 1 MW che appartengono ai Gruppi A, B e C.

Il GSE pubblica i bandi per la procedura di iscrizione a Registri e Aste così come previsto dal decreto 4 luglio 2019 (Decreto Fer 1).

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