Tratto dallo speciale:

Credito d’imposta ZLS: aperta la procedura di domanda, tutte le istruzioni

di Anna Fabi

13 Dicembre 2024 12:05

logo PMI+ logo PMI+
Credito d’imposta per le Zone Logistiche Semplificate (ZLS): come accedere al beneficio fiscale per gli investimenti 2024.

Finestra aperta per accedere al tax credit ZLS: modalità, scadenze e requisiti per le imprese che investono nelle Zone Logistiche Semplificate: le imprese interessate agli investimenti nelle Zone Logistiche Semplificate (ZLS) possono ora accedere al credito d’imposta previsto dal Decreto Legge n. 60/2024.

Il beneficio, pensato per stimolare lo sviluppo delle aree meno avvantaggiate del Paese, è accessibile tramite la comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro il prossimo 30 gennaio.

Ecco tutte le istruzioni per la domanda.

Chi può accedere al credito d’imposta ZLS?

Le imprese possono beneficiare del credito d’imposta per gli investimenti effettuati tra l’8 maggio e il 15 novembre 2024 in beni strumentali destinati a strutture produttive localizzate nelle ZLS. Queste aree, istituite con la legge di Bilancio 2018, sono limitate alle zone ammissibili agli aiuti a finalità regionale, secondo la normativa europea.

Gli investimenti ammissibili includono sia quelli per strutture già esistenti sia per nuove attività, con l’obiettivo di incentivare l’insediamento e la crescita produttiva in territori chiave per lo sviluppo economico del Paese.

Come inviare la domanda

Con provvedimento del 12 dicembre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello di comunicazione e le relative istruzioni.

La finestra per l’invio delle comunicazioni è aperta dal 12 dicembre 2024 a la scadenza ultima è fissata al 30 gennaio 2025.

Le comunicazioni possono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, attraverso il software dedicato “ZLS2024”, disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

L’invio può essere effettuato direttamente dal beneficiario o tramite un soggetto incaricato. Per completare la comunicazione, le imprese devono fornire: i dati delle fatture elettroniche relative agli investimenti; la certificazione contabile rilasciata dal revisore legale (obbligatoria anche per imprese non soggette alla revisione legale).

Ricevute e procedure di verifica

Una volta inviata la comunicazione, l’Agenzia delle Entrate rilascerà entro cinque giorni una ricevuta di presa in carico o, in caso di errore, un’indicazione dei motivi di scarto. La ricevuta sarà disponibile nell’area riservata del contribuente sul portale dell’Agenzia.

Le comunicazioni possono essere modificate o annullate entro la scadenza del 30 gennaio 2025. In caso di errori nei dati inviati, è possibile effettuare una nuova comunicazione che sostituisce integralmente quella precedente.

Cause di rigetto

Le principali ragioni di scarto includono:

  • partita IVA non attiva al momento dell’invio;
  • discrepanze tra le fatture elettroniche e i dati presenti nella banca dati dell’Agenzia;
  • incongruenze nei codici Ateco o catastali relativi alle strutture produttive.

Utilizzo del credito d’imposta

Il credito d’imposta ZLS è utilizzabile in compensazione tramite il modello F24, a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del provvedimento che ne definisce la percentuale di spettanza. Tuttavia, per gli investimenti non documentabili con fatture elettroniche o acquisiti tramite leasing, il credito è utilizzabile solo dopo ulteriori verifiche documentali.

In caso di superamento dell’importo ammissibile, il modello F24 sarà automaticamente rifiutato, e una ricevuta di scarto sarà notificata al contribuente tramite i canali telematici.