Start-up acquisite: è boom per l’acqui-hire

di Carlo Lavalle

Pubblicato 27 Febbraio 2014
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:36

Nel settore tecnologico, le start-up sembrano essere diventate una specie in pericolo. Secondo un rapporto Kauffman Foundation il numero di aziende hi-tech con meno di cinque anni è calato del 20% in dieci anni, riproponendo livelli tipici degli anni ’90.

=> Startup Innovative finanziate dal Fondo Seed di Telecom

La riduzione è un segnale di difficoltà  nel fare business o un trend economico che vede i piccoli vendersi a caro prezzo ai colossi? Delle due la seconda, con l’effetto collaterale, tuttavia, di indebolire quello che rappresentava un settore chiave per la creazione di nuovi posti di lavoro.

Uno degli aspetti peculiari del nuovo scenario, infatti, è la tendenza delle aziende tecnologiche più mature ad acquisire le imprese “prematuramente”, impedendone cioè lo sviluppo ulteriore.

Facebook, per fare un esempio, ha acquisito Instagram nel 2012 dopo solo 2 anni di vita. Molte società  della Silicon Valley, del resto, s’impossessano di start-up unicamente per incorporare i loro team di talento secondo un fenomeno che è diventato noto col nome di “acqui-hire”. Per maggiori informazioni consulta il rapporto Kauffman Foundation.