Caro benzina: controlli GdF sui prezzi alla pompa dopo il taglio delle accise

di Anna Fabi

21 Maggio 2025 09:28

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Stretta anti-speculazione sui prezzi del carburante dopo il taglio delle accise sulla benzina: ispezioni GdF a tappeto ai distributori su scala nazionale.

Nonostante il taglio alle accise disposto nei giorni scorsi dal Governo, non tutti i distributori hanno ridotto i prezzi della benzina alla pompa, motivo per cui la GdF ha attivato un massiccio piano di ispezioni in tutta Italia per verificare il rispetto delle regole di trasparenza sui prezzi applicati.

La riduzione sull’aliquota sulla benzina si sarebbe dovuta tradurre in un alleggerimento del prezzo per i consumatori, mentre l’aumento sul gasolio ha lo scopo di bilanciare le entrate fiscali. 

Taglio accise sulla benzina dal 15 maggio

Dal 15 maggio 2025 è infatti entrato in vigore il decreto interministeriale che ha modificato la struttura delle accise sui carburanti, riducendo di 1,50 centesimi al litro l’aliquota sulla benzina e aumentando la stessa misura sul gasolio per autotrazione. L’intervento mira a riequilibrare il carico fiscale tra i due principali carburanti, favorendo una maggiore equità e una possibile stabilizzazione dei prezzi sul mercato, che tuttavia non sembra ancora essere stato pienamente applicato. In realtà, il mercato dei carburanti è caratterizzato da dinamiche complesse, dove variabili come i costi internazionali del petrolio, la logistica e le politiche distributive influiscono sui prezzi. In questo scenario, il rischio di pratiche speculative da parte di alcuni operatori è elevato, specie in periodi di cambiamento normativo.

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Guardia di Finanza: i controlli alle pompe

Per contrastare potenziali fenomeni di speculazione, la Guardia di Finanza ha lanciato un piano di controlli a livello nazionale, coinvolgendo oltre 660 reparti operativi, inclusi i Reparti Speciali, impegnati a verificare il rispetto della normativa in tema di prezzi e accise. Le attività di controllo si focalizzano su:

  • esposizione corretta dei prezzi alla pompa,
  • obblighi di comunicazione al Ministero,
  • versamento accise e altri tributi,
  • funzionamento regolare delle colonnine di erogazione,
  • qualità del carburante venduto.

I controlli sono più rigidi nelle aree geografiche interessate da fluttuazioni di prezzo e in prossimità di importanti snodi distributivi.