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Esodati bis: senza Cig a rischio i derogati

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 24 Luglio 2014
Aggiornato 31 Luglio 2014 09:57

Ammortizzatori sociali: Cgil, Cisl e Uil e chiedono al Governo di modificare i termini per la concessione della Cassa integrazione in deroga per non ritrovarsi dopo lo scandalo esodati anche i "derogati".

Dopo lo scandalo esodati arriva il rischio “derogati” a causa dei difficili termini della Cassa integrazione guadagni in deroga, modificati con la bozza di decreto interministeriale attualmente allo studio dell’Esecutivo. Si tratta di lavoratori che potrebbero non riuscire a rientrare nei nuovi criteri della Cassa integrazione in deroga, risultando quindi licenziabili. In questa sfortunata situazione sembra ci siano ben 60 mila lavoratori – secondo i dati Cgil, Cisl e Uil – che però rischiano di diventare 200 mila.

=> Cig e Mobilità 2013-1014: sbloccati i pagamenti

Diritto agli ammortizzatori sociali

I sindacati sono scesi in piazza per rivendicare il diritto agli ammortizzatori sociali e per chiedere al Governo di cambiare le regole per l’acquisizione della Cig, altrimenti Cgil, Cisl e Uil e tutte le politiche del Governo volte a risollevare l’occupazione in Italia perderanno inevitabilmente di efficacia. In questo periodo di difficile congiuntura economica, in cui la ripresa tarda ad arrivare e molte imprese continuano a chiudere e a licenziare, la Cassa integrazione rappresenta uno strumento di distribuzione del reddito da salvaguardare. La bozza di decreto interministeriale che modifica i criteri per la concessione della Cassa integrazione in deroga ha una copertura di 400 milioni di euro, ma secondo i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti:

«Manca ancora 1 miliardo per coprire il 2014».

=> Ammortizzatori in deroga, sbloccate le indennità 2013

I numeri del Ministero

In risposta il Ministero del Lavoro precisa in una nota la situazione sul finanziamento degli ammortizzatori sociali affermando che

“Al momento, le risorse residue a copertura di Cig e mobilità in deroga per il 2014 ammontano a 600 milioni. Il Governo si è impegnato ad aumentare la dotazione di almeno 800 milioni, in modo da ricostituire la copertura prevista di 1,4 miliardi e dare continuità ai pagamenti per il 2014”.

Intanto, previsa il Ministero, ammontano a 4-500 milioni le risorse utilizzabili individuate che potranno essere resi disponibili in tempi rapidi attraverso una specifica norma da inserire nel primo provvedimento legislativo utile. Nella nota si legge inoltre:

“Nella Legge di Stabilità 2013-2014, elaborata dal precedente Governo ed approvata dal Parlamento, era stata prevista una riduzione delle risorse a copertura dei due istituti: mentre per il 2013 la previsione era di 2,4 miliardi (una parte dei quali, peraltro, utilizzati per saldare le indennità relative all’anno precedente), per il 2014 era stata ridotta ad 1,4 miliardi, con la contestuale predisposizione di un decreto interministeriale mirato a garantire la coerenza degli impieghi con le previsioni di bilancio, restringendo il numero dei beneficiari ed i periodi di erogazione degli istituti. Già ad inizio 2014, in quanto era apparso evidente che le risorse a copertura dei costi per il 2013 risultavano inadeguate, il Governo allora in carica aveva deciso di destinare 400 milioni appostati a bilancio per il 2014 al pagamento di decreti di Cig e mobilità in deroga del 2013. In conseguenza di ciò, l’attuale Governo si è attivato per definire con certezza quale fosse lo stato effettivo della situazione. Da una verifica condotta con le Regioni è emerso un fabbisogno ulteriore di circa 400 milioni per completare la copertura degli interventi di Cig e mobilità in deroga del 2013″.