
L’INPS ha messo in pagamento gli accrediti dell’Assegno Unico di febbraio, che incamerano la rivalutazione dell’8,1% in base all’Indice dei prezzi al consumo FOI stabilito dall’Istat. La perequazione riguarda tutti gli importi comprese maggiorazioni. L’importo massimo spettante passa da 175 euro a 189,2 euro ed il minimo da 50 a 54,10 euro (con arrotondamento).
Allo stesso tempo, tuttavia, sono rivalutate le soglie ISEE per l’accesso al beneficio e per la quantificazione dell’Assegno. Vediamo quindi cosa cambia.
Nuove soglie ISEE per Assegno Unico
- ISEE fino a 16.215 euro (dal precedente limite di 15mila euro): soglia entro cui si ottiene il massimo importo.
- ISEE da 43.240 euro (dal precedente limite di 15mila euro): soglia superata la quale si accede all’importo minimo.
Nuovi importi Assegno Unico
Gli aumenti spettanti sull’Assegno Unico, rivalutati secondo le previsioni della Legge di Bilancio 2023, sono messi in pagamento a partire dalla mensilità di febbraio 2023.
Come detto, l’importo massimo del beneficio sale da da 175 euro a 189,2 euro mentre quello minimo aumenta da 50 a 54,10 euro. Assieme a questi importi, aumentano poi tutte le maggiorazioni secondo le regole previste (rientrando nelle nuove fasce ISEE), applicando in ciascun caso la rivalutazione dell’8,1% rispetto a quanto era previsto fino alla mensilità di gennaio.
Dal momento che la rivalutazione riguarda anche le soglie ISEE, e dunque anche tutte le fasce intermedie, potrebbero esserci dei passaggi di scaglione rispetto all’Assegno Unico di gennaio.
Detto questo, dal momento che anche gli importi del sussidio economico si rivalutano in pari misura all’8,1%, non dovrebbero esserci particolari sorprese, che semmai dovrebbero essere positive: con lo stesso ISEE, infatti, adesso si ha diritto a un importo più alto, sia per la rivalutazione in sé del beneficio sia perché si rientra in una delle fasce di reddito per la quale l’ Assegno unico spettante è maggiore.