Contributi INPS, rate e sanzioni più care con il rialzo BCE

di Anna Fabi

Pubblicato 19 Settembre 2023
Aggiornato 17:39

Aumentano interessi e sanzioni sui contributi INPS dopo l'ennesimo rialzo di settembre dei tassi d''interesse BCE: i nuovi importi.

Dal 20 settembre 2023 scatta il nuovo rincaro degli interessi INPS sulle sanzioni e interessi dovuti per differimento dei termini di pagamento e dilazione rateale.

Si tratta dell’aumento dovuto al rialzo dei tassi di interesse stabiliti dalla BCE (Banca Centrale Europea) decisi il 14 settembre.

Aumento interessi e sanzioni INPS

L’ennesimo aumento dei tassi deciso dalla BCE – altri 25 punti base – comporta l’incremento delle somme aggiuntive applicate dall’Istituto di Previdenza per omissioni contributive e rateazioni dei versamenti.

Aumentano anche il tasso da applicare agli importi dovuti e non versati a titolo di contribuzione presso le gestioni di previdenza e assistenza obbligatorie (così come anche sulle sanzioni civili).

I nuovi importi dovuti

Nel caso di mancato o ritardato pagamento di contributi o premi, la sanzione civile sale al 10% mentre passa al 10,50% annuo il tasso di interesse per dilazione di regolarizzazione rateale dei debiti per contributi e sanzioni civili con riferimento alle rateazioni presentate dal 20 settembre 2023 e per differimento del termine di versamento dei contributi a partire dalla contribuzione di competenza del mese di settembre 2023.

Nelle procedure concorsuali, invece, continua ad applicarsi la riduzione massima pari al tasso legale (5%), mentre la riduzione minima è pari all’interesse legale maggiorato di due punti (7%).

I dettagli sono contenuti nella circolare INPS 81/2023 del 18 settembre.