
L’ennesimo aumento dei tassi d’interesse deciso dalla BCE (Banca Centrale Europea) a marzo 2023 comporta l’ennesimo rincaro delle sanzioni INPS applicate per le omissioni contributive e le rateazioni dei versamenti dovuti.
A causa del nuovo incremento decorrente dal 22 marzo 2023 per il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento dell’Eurosistema (ulteriori 50 punti base), il tasso di dilazione e di differimento da applicare agli importi dovuti e non versati a titolo di contribuzione presso le gestioni di previdenza e assistenza obbligatorie (così come anche sulle sanzioni civili) subisce un aumento.
Nel caso di mancato o ritardato pagamento di contributi o premi, la sanzione civile sale al 9% mentre passa all’9,50% annuo il tasso di interesse:
- per dilazione di regolarizzazione rateale dei debiti per contributi e sanzioni civili con riferimento alle rateazioni presentate dall’8 febbraio 2023;
- per differimento del termine di versamento dei contributi applicato a partire dalla contribuzione di competenza del mese di gennaio 2023.
Nelle procedure concorsuali, invece, dal 22 marzo 2023 continua ad applicarsi la riduzione massima pari al tasso legale (5%), mentre la riduzione minima è pari all’interesse legale maggiorato di due punti (7%).
I dettagli sono contenuti nella circolare INPS 20/2023.