Telelavoro: quale futuro in Italia?

di Nicola Santangelo

Pubblicato 13 Dicembre 2011
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:39

Il telelavoro è una delle forme di occupazione che, indubbiamente, troverà  ampio favore nei prossimi anni, all’isegna della tanto decantata flessibilità .
Bistrattato dalle imprese, per questioni relative alla contrattualizzazione delle misure di sicurezza del lavoratore ma anche e soprattutto per lo scarso controllo effettuabile sul dipendente, il contratto di assunzione in telelavoro non è mai decollato in Italia. Al suo posto, si preferisce adottarlo soltanto per contratti ci collaborazione.

Si tratta, secondo l'accordo europeo del 2002 in materia, della possibilità  di lavorare lontano dalla sede dell’azienda sfruttando tecnologie che riescono a mettere in comunicazione l'impresa e il lavoratore anche ad ampie distanze.

Quali sono le imprese che potrebbero trarne giovamento e in che modo?

Il modello di impresa, in Italia, si ispira all’idea di impresa concepita a seguito della rivoluzione industriale. La verità  è che oggi esistono numerose società  di servizi che potrebbero, in qualche modo, modificare l'organizzazione del proprio lavoro. Ad esempio, perché ritenere indispensabile la presenza dei lavoratori all'interno dell'azienda quando il lavoro può essere svolto anche in altri luoghi?

Il primo beneficio dell'azienda è indubbiamente una drastica riduzione dei costi. In primo luogo l'azienda avrà  necessità  di spazi più ridotti dove impiantare i propri uffici. Ciò si traduce in fitti passivi meno cari con conseguente riduzione delle spese per servizi (luce, pulizie, riscaldamenti).

Ma non è solo questo poiché i benefici che ottiene il lavoratore si rifletteranno anche sull'impresa. Questi, infatti, otterranno una serie di vantaggi quali la possibilità  di poter gestire meglio il proprio tempo, fermo restando l'impegno a garantire orari di reperibilità  durante la giornata, il rispetto di un orario settimanale e la presenza in azienda almeno una o due volte a settimana al fine stabilire i programmi da svolgere nonché una riduzione dei costi per gli spostamenti. Tutto questo contribuisce ad aumentare la produttività  e la qualità  del lavoro.

C'è tuttavia un aspetto che il lavoratore non deve sottovalutare: i rapporti sociali. Il lavoratore, infatti, potrebbe andare incontro ad un senso di isolamento dalla vita sociale e dal rapporto con i propri superiori nonché ai costi da sostenere per allestire una postazione di lavoro domestico secondo quanto dettato dalle norme sulla sicurezza.