

Quasi tutte le formule che scriviamo in Excel 2007, a meno che non si tratti di elementari operazioni del tipo “=5+4”, contengono dei riferimenti alla cella.
Conoscere come questi vengono rappresentati può essere utile per scrivere le formule senza ricorrere al wizard, o leggere quelle già contenute nelle celle.
Excel utilizza sia lo stile di riferimento A1 che lo stile di riferimento 3-D; il primo indica l’indirizzo di cella espresso con l’intersezione della colonna e della riga in cui si trova la cella: ad esempio, scrivere C7 equivale ad indicare la cella che si trova nella colonna C alla riga 7.
Un intervallo di celle è perciò indicato da una coppia di indirizzi separati dai due punti:
C1:C10 (ovvero tutte le celle comprese fra la colonna C riga 1 e la colonna C riga 10)
Lo stile di riferimento 3-D indica le operazioni che si sviluppano con riferimenti a differenti fogli. Questi ultimi sono rappresentati dal nome del foglio seguito dal punto esclamativo. Ad esempio:
Foglio1!A1 (indica la cella A1 del foglio 1, che potrebbe chiamarsi anche diversamente)
.
Un’operazione tra celle appartenenti a due fogli ha pertanto una sintassi di questo tipo:
=Foglio2!A2*Foglio4!C6
per indicare la moltiplicazione fra quanto contenuto nella cella A2 del Foglio2 e nella cella C6 del Foglio4.
Conoscendo queste “convenzioni” possiamo scrivere le funzioni correttamente e senza ausilio di wizard, che ci obbligherebbe a passare da un foglio all’altro con il mouse.