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Lavoro occasionale: PrestO nel dopo voucher

di Anna Fabi

Pubblicato 30 Maggio 2017
Aggiornato 26 Settembre 2018 11:32

Nelle imprese fino a 5 dipendenti a tempo indeterminato arriva il voucher lavoro PrestO, escluso in Edilizia e Appalti e nei rapporti di lavoro con ex collaboratori.

La legge di conversione della manovra bis approda nell’aula della Camera con i nuovi voucher lavoro (ribattezzati PrestO – “Prestazione Occasionale”), strumento di retribuzione oraria sul modello degli ex buoni ma riservati a famiglie e piccole imprese sotto i cinque dipendenti. Le altre aziende dovranno attivare contratti di lavoro flessibile.

=> Voucher lavoro anche nelle piccole imprese

Vediamo come si configura la nuova legislazione, contenuta nell’articolo 54-bis della manovra correttiva 2017 (“Disciplina delle prestazionali occasionali. Libretto Famiglia”), approvata dalla commissione Bilancio di Montecitorio e ora sottoposta all’approvazione dell’Aula.

Le prestazioni di lavoro occasionale devono essere rispettare i seguenti paletti: tetto a 5mila euro annui ai compensi per singolo lavoratore, di cui al massimo 2mila 500 euro a favore dello stesso utilizzatore. Il datore di lavoro può essere una persona fisica, oppure un’impresa fino a cinque dipendenti. Le imprese  devono registrarsi all’apposita piattaforma INPS, che supporta le operazioni di erogazione e di accreditamento dei compensi e di valorizzazione della posizione contributiva dei prestatori attraverso un sistema di pagamento elettronico.

Il buono orario netto è pari a 9 euro. Il datore di lavoro paga la Gestione separata nella misura del 33%, e il premio INAIL al 3,5%. Deve trasmettere almeno un’ora prima dell’inizio della prestazione, attraverso la piattaforma informatica INPS ovvero avvalendosi dei servizi di contact center, una dichiarazione con tutti i dati relativi al rapporto di lavoro. La prestazione non può essere inferiore a quattro ore, 36 euro. Il lavoratore riceve notifica della dichiarazione attraverso un SMS o un messaggio di posta elettronica.

I pagamenti possono essere effettuati anche utilizzando il modello di versamento F24, con esclusione della facoltà di compensazione dei crediti di cui all’articolo 17 del decreto legislativo 241/1997.

Le famiglie acquistano il Libretto Famiglia, direttamente dalla piattaforma INPS, presso gli uffici postali, oppure rivolgendosi a un patronato. E’ un libretto nominativo, prefinanziato, che contiene buoni da 10 euro per retribuire piccoli lavori domestici, compresi lavori di giardinaggio, di pulizia o di manutenzione; assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità; insegnamento privato supplementare.

Attenzione: attraverso il Libretto Famiglia si pagheranno anche i voucher baby sitting, per l’acquisto di servizi di baby sitting o per la rete dei servizi per l’infanzia. Si tratta di una prestazione attualmente retribuita attraverso buoni, che sono stati esclusi dallo stop ai voucher lavoro previsto dalla normativa che li ha aboliti, e che passerà al sistema del Libretto Famiglia. Il valore nominale del buono è fissato in 10 euro, il minimo per la retribuzione di un’ora, al netto di 1,65 euro alla Gestione separata, 0,25 euro (25 centesimi) di premio INAIL, 0,10 euro (10 centesimi) per il finanziamento degli oneri gestionali.