A distanza di alcuni mesi dall’annuncio di un sistema operativo basato su Chrome, Google ha infine rotto gli indugi presentando al mondo la propria visione per l’OS del futuro. Battezzato Google Chrome OS, il nuovo sistema è stato concepito per rispondere al meglio alle esigenze degli utenti che trascorrono la maggior parte del loro tempo online quando utilizzano un computer. La nuova soluzione è open source e potrebbe compiere presto il proprio debutto sul mercato.
«Oggi rendiamo aperto il progetto Chromium OS. Abbiamo deciso di farlo presto, un anno in anticipo rispetto a quando Google Chrome OS sarà pronto per gli utenti, poiché siamo desiderosi di coinvolgere i nostri partner, la comunità open source e gli sviluppatori. Così come è accaduto per il browser Google Chrome, lo sviluppo sarà realizzato in modalità aperta da ora in poi. Ciò significa che il codice è gratuito, accessibile da parte di tutti e aperto ai contributi. Il progetto Chromium OS include il nostro codice di base, i primi esperimenti legati all’interfaccia e alcuni progetti per lo sviluppo già in corso» si legge in un post da poco pubblicato sul blog ufficiale di Google.
Nel corso della presentazione del proprio sistema operativo, gli sviluppatori del progetto hanno illustrato alcune delle caratteristiche principali della nuova soluzione destinata a fare concorrenza ai sistemi operativi tradizionali. Google Chrome OS è totalmente orientato all’esperienza sul Web: ogni applicazione in grado di funzionare sulla piattaforma sarà legata alla Rete e potrà essere utilizzata anche attraverso dispositivi molto diversi tra loro senza particolari limitazioni.
Il sistema operativo targato Mountain View non offre un tradizionale desktop, ma vive direttamente con il browser e all’interno del browser. Non vi sono dunque programmi da installare, gestire e aggiornare poiché ogni applicativo risiede in Rete e si presenta all’utente attraverso il software per navigare online. Una visione totalmente diversa rispetto ai tradizionali sistemi operativi che conferma l’interesse primario per Internet di Google, società che del resto ha costruito la propria fortuna proprio sulle potenzialità della Rete.
«A differenza dei sistemi operativi tradizionali, Chrome OS non si fida completamente delle applicazioni che utilizzi. Ogni applicazione è contenuta all’interno di una sandbox di sicurezza per rendere più difficile l’infezione del computer da parte dei malware e dei virus. Inoltre, Chrome OS non si fida del tutto neppure di se stesso. A ogni riavvio del computer, il sistema operativo verifica l’integrità del proprio codice. Se il tuo sistema è stato compromesso, [Chrome OS, ndr] è in grado di aggiustarsi da solo e di riavviarsi. Benché nessun computer possa essere del tutto sicuro, abbiamo intenzione di complicare (e rendere meno redditizia) la vita degli utenti malintenzionati» scrivono gli sviluppatori di Chrome OS.
Grazie alla propria natura “leggera”, il nuovo sistema operativo di Google potrà garantire una notevole velocità nell’elaborazione dei dati. Chrome OS esclude i processi superflui e rende il proprio avvio molto rapido, come dimostrato nella giornata di ieri durante la presentazione ufficiale. Entro pochi secondi il sistema operativo esegue la propria fase di boot offrendo la schermata di accesso all’utente. Tale risultato è reso possibile non solo dal codice, ma anche da alcune specifiche hardware che il team di sviluppo suggerirà ai produttori interessati ad adottare il nuovo Chrome OS.
L’apertura del progetto open source Chromium OS consentirà alla società del celebre motore di ricerca di accelerare il processo di ottimizzazione e implementazione del sistema operativo. Salvo cambiamenti di programma, infatti, i primi computer equipaggiati con Chrome OS potrebbero compiere il loro debutto sul mercato entro un anno apportando un sensibile cambiamento nel panorama dei sistemi operativi.
Secondo gli analisti, Google Chrome OS dovrebbe avere le carte in regola per conquistare rapidamente un notevole bacino di utenti non solo nel ramo consumer, ma anche nel comparto business grazie alla forte impronta legata alle reti e alle soluzioni cloud. La presenza di un brand molto forte alle spalle del prodotto come quello di Mountain View potrebbe contribuire al successo del sistema operativo a scapito delle soluzioni tradizionali oggi sul mercato.