Speciale Bonus 200 euro

Bonus 1
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Il Bonus 200 euro è una indennità una tantum anti-inflazione a favore di lavoratori, dipendenti e autonomi, titolari di trattamenti pensionistici o di disoccupazione, prevista dal Decreto Aiuti (DL 50/2022) e potenziata con il Decreto Aiuti bis come misura di potenziamento del potere d’acquisto del reddito delle famiglie contro il caro prezzi.

Nel Decreto Aiuti ter viene introdotto un secondo bonus una tantum: si tratta di un Bonus 150 euro destinato alla stessa platea del Bonus 200 euro ma con un limite massimo di reddito fino a 20mila mentre il precedente indennizzo una tantum è concesso per chi ha redditi fino a 35mila euro.

Su PMI.it la guida completa e tutti i casi di applicazione, con le regole e tempi di pagamento, il pdf della dichiarazione sui requisiti e le istruzioni di domanda per il bonus 200 euro nei casi previsti.

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Cosa è il Bonus 200 euro

Il cosiddetto bonus 200 € è una nuova misura istituita dal Decreto Aiuti con a quale il Governo tenta di compensare, seppur in minima pare, i rincari in bolletta e l’aumento del costo della vita dovuto al caro prezzi generato dall’impennata dell’inflazione in questo 2022.

Si tratta di un’erogazione in denaro, che spetta una volta soltanto, parametrata al reddito personale e non a quello familiare.

Bonus 200 euro dipendenti

Il Bonus 200 € ai lavoratori dipendenti è disciplinato dall’Articolo 31 del DL 50/22. Spetta ai titolari di reddito imponibile non superiore a 35mila euro, che hanno beneficiato in busta paga, per almeno un mese dal 1° gennaio al 23 giugno 2022, dell’esonero contributivo di 0,8 punti percentuali, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare di trattamenti pensionistici o del Reddito di Cittadinanza.

L’indennità spetta una sola volta, pagata in via automatica con la mensilità di luglio, anticipata dai datori di lavoro che compenseranno il credito maturato attraverso la denuncia mensile INPS.

Bonus 200 euro pensionati

Il bonus 200 euro ai pensionati (Articolo 32 DL 50/2022) spetta ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici, pensione o assegno sociale o per invalidi civili, ciechi e sordomuti, trattamenti di accompagnamento alla pensione.

Il requisito di reddito è pari a 35mila euro lordi annui nel 2021, al netto dei contributi ed esclusi FTR, prima casa e arretrati con tassazione separata. Il bonus non rileva ai fini della soglia ISEE ed è versato in automatico con il cedolino pensione di luglio, una volta sola (anche per chi è titolare di più trattamenti).

Bonus 200 euro INPS a disoccupati e non dipendenti

Per alcune categorie di contribuenti, spetta il bonus 200 euro ma versato direttamente dall’INPS, successivamente alle denunce contributive di luglio. Si tratta di:

  • lavoratori domestici (domanda presso i patronati),
  • percettori di NASpI o DisColl a giugno 2022,
  • titolari di disoccupazione agricola di competenza 2021,
  • co.co.co in gestione separata fino a 35mila euro di reddito (su domanda),
  • beneficiari delle indennità del Sostegni e Sostegni-bis,
  • (a domanda) stagionali, a tempo determinato e intermittenti che nel 2021 hanno lavorato per almeno 50 giornate per un reddito inferiore a 35mila euro,
  • lavoratori dello Spettacolo che nel 2021 hanno lavorato per almeno 50 giornate per un reddito inferiore a 35mila euro,
  • autonomi privi di partita Iva, iscritti esclusivamente alla Gestione separata e nel 2021 titolari di contratti autonomi occasionali con accredito di almeno un contributo mensile,
  • a domanda, ai venditori a domicilio, titolari di partita Iva attiva e iscritti alla Gestione separata, con reddito 2021 derivante da tali attività superiore a 5mila euro,
  • ai nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza (se i membri non rientrano in altre categorie di beneficiari).

Bonus 200 euro autonomi

Il bonus 200 euro per autonomi e professionisti INPS o iscritti ad altre casse, con reddito 2021 non superiore all’importo fissato da apposito decreto interministeriale.

Bonus 200 euro: chi deve fare domanda

  • Collaboratori domestici (tramite patronati e CAF)
  •  Parasubordinati (con contratti attivi al 18 maggio 2022, iscritti alla Gestione separata INPS né iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, non titolari di pensione e con reddito 2021 derivante dai rapporti subordinati non superiore a 35mila euro.
  •  lavoratori stagionali (a tempo determinato e intermittenti che nel 2021 hanno svolto la prestazione per almeno 50 giornate)
  •  lavoratori dello spettacolo (che nel 2021 hanno almeno 50 contributi giornalieri)
  •  autonomi senza partita IVA (iscritti in via esclusiva alla Gestione separata INPS ed almeno un contributo mensile nel 2021)
  •  venditori a domicilio (con partita IVA attiva reddito 2021 derivante da tali attività oltre 5mila euro).

Cosa è il Bonus 150 euro

Nel Decreto Aiuti ter, approvato nel Consiglio dei Ministri del 16 settembre 2022, è stato introdotto un nuovo Bonus anti-inflazione, ossia una nuova somma una tantum concessa ai lavoratori ed altre categorie di beneficiari individuati tra coloro che già rientravano nel perimetro di riferimento del Bonus 200 euro.

Il Bonus 150 euro, previsto in busta paga ai dipendenti nel mese di novembre, è riservato a chi percepisce un reddito annuo lordo fino a 20mila euro. Il Governo ha individuato una platea di beneficiari pari a circa 22 milioni di italiani.

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