Nuovo iPad di Apple: rimborsi in arrivo per mancata connessione 4G

di Floriana Giambarresi

Pubblicato 29 Marzo 2012
Aggiornato 24 Febbraio 2018 09:56

Apple proporrà un rimborso a tutti gli australiani che hanno comprato il nuovo iPad, poiché non si connette alla rete telefonica mobile 4G.

Chi in Australia ha acquistato già un nuovo iPad potrà ottenere un rimborso direttamente da Apple, se desiderato, per via della connettività 4G non supportata. La notizia giunge dopo che la Competition and Consumer Commission, ovvero l’autorità per la concorrenza e il consumo australiana, ha accusato l’azienda di Tim Cook di pubblicità ingannevole.

Uno dei punti di forza maggiori del nuovo tablet con la mela morsicata, e sicuramente quello più sponsorizzato oltre al fattore “Risoluzionario” del nuovo display Retina, risiede proprio nella connessione alla rete di telefonia mobile 4G, ultraveloce ma supportata attualmente solo da cinque operatori statunitensi e canadesi.

In Australia, infatti, come nel resto del mondo ad esclusione degli USA, il 4G non funziona e pertanto l’autorità locale ha chiesto che il tribunale federale imponga ad Apple non solo di modificare la pubblicità, ma anche di rimborsare i clienti insoddisfatti e di pagare una multa poiché non ha informato in modo appropriato circa l’incompatibilità tecnica della tecnologia. L’azienda di Tim Cook ha fatto sapere tramite i propri avvocati che invierà una email a tutti i clienti australiani per offrire loro un rimborso.

La medesima cosa potrebbe accadere anche in Europa: la Consumer Agency svedese prima e l’Advertising Standards Authority del Regno Unito poi avrebbero infatti fatto notare come la connettività 4G del nuovo iPad nel vecchio continente sia una promessa fuorviante, dato che non è supportata. Non viene pertanto escluso che Apple possa proporre rimborsi a coloro che hanno acquistato un nuovo iPad perché insoddisfatti della promessa non mantenuta del 4G.

L’azienda, in Australia, ha fornito una comunicazione immediata in merito alla vicenda, dunque appare probabile che una presa di posizione anche per quanto concerne l’Europa potrebbe giungere a breve.