ICT ed innovazione tecnologica sono indispensabili per lo sviluppo e la crescita del Paese. A decretarlo sempre più analisi di scenario, comprese le vaslutazioni statistiche presentate dalla School of
Management del Politecnico Milano a Smau 2008.
L’innovazione tecnologica è fondamentale anche nel settore della Pubblica Amministrazione, infatti, considerata però sempre un passo indietro rispetto al mondo del Privato.
Di Pubblica Amministrazione e riforma digitale si è parlato anche nel corso del convegno “La governance dell’innovazione nella PA italiana: verso un federalismo digitale?“.
Dagli interventi dei relatori è emersa forte la convinzione che sono due le dimensioni fondamentali sulle quali occorre puntare strategicamente per
innovare: la "tipologia di prestazioni" su cui ha un determinato effetto il sistema (efficacia ed efficienza) e "l’utenza target" di riferimento, sia essa interna o esterna.
Emerge chiaro il dato che senza un idoneo sistema informativo ed informatico
che supporti i processi amministrativi non è possibile realizzare una Pubblica Amministrazione competitiva, condizione che va ad influire anche su risparmio, costi ed investimenti oltre ovviamente che sulla customer satisfaction dell’utenza.
La School of Management ha citato anche dei dati: la spesa pubblica ha inciso sul PIL italiano (1.535,5 miliardi di euro) del 2007 per una percentuale pari al 43,5% (incidenza della spesa primaria delle Amministrazioni pubbliche sul PIL al netto degli interessi passivi ? ISTAT 2007).
Ciò vuol dire, secondo gli analisti, che un recupero di efficienza di appena il 10% della Pubblica amministrazione porterebbe a un recupero stimato
equivalente di 2 punti sul PIL.
Tra le altre analisi e le ricerche che sono state presentate dalla
scuola del Politecnico anche i dati sui rivenditori hardware, software
house, system integrator, il cosiddetto Canale ITC che sono legate a doppio filo alle PA nel processo di modernizzazione.