Corruzione: Italia bocciata in trasparenza

di Redazione PMI.it

La posizione italiana nella classifica dei Paesi meno colpiti dalla corruzione.

Migliora, anche se leggermente, il livello di “trasparenza” che caratterizza il settore pubblico e politico dell’Italia, che tuttavia è lontana dai Paesi più virtuosi che compaiono nelle classifiche mondiali ed europee stilate sulla base dell’indice di percezione della corruzione.

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Stando all’ultimo report realizzato da “Transparency International“, infatti, la penisola è al decimo posto nel G20 e si colloca al 62esimo posto nel mondo (solo la Bulgaria fa peggio). A vantare un indice di percezione della corruzione più basso, in Europa, sono Danimarca, Finlandia e Svezia.

Virginio Carnevali, presidente di Transparency International Italia, commenta i dati sottolineando il lieve miglioramento della situazione nazionale rispetto al passato:

«Constatiamo con piacere che finalmente si è avuta un’inversione di tendenza, seppur minima, rispetto al passato, che ci fa sperare in un ulteriore miglioramento per i prossimi anni. Come dimostra la cronaca, la strada è ancora molto lunga e in salita, ma con la perseveranza i risultati si possono raggiungere. In questi giorni la Camera ha approvato le norme sul whistleblowing, le pubbliche amministrazioni stanno diventando via via più aperte e trasparenti, una proposta di regolamentazione delle attività di lobbying è arrivata a Montecitorio. Azioni queste che denotano come una società civile più unita su obiettivi condivisi e aventi come focus il bene della res publica porti necessariamente un contributo fondamentale al raggiungimento di traguardi importanti.»