Restart Project: ripararsi da soli i dispositivi hi-tech

di Teresa Barone

7 Maggio 2013 10:00

Lezioni mensili per imparare ad aggiustare autonomamente i propri dispositivi elettronici: ecco il progetto Restart ideato da un italiano ma attivo nel Regno Unito.

Imparare a riparare in totale autonomia i propri elettrodomestici e dispositivi elettronici, grazie al supporto di esperti pronti a insegnare i trucchi del mestiere e favorire il fai da te, soprattutto in tempo di crisi: l?iniziativa si chiama “Restart Project? e nasce a Londra grazie all?idea di due menti brillanti, Ugo Vallauri e Janet Gunter.

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Il progetto prevede workshop periodici sulla scia dei “Repair Café” di Amsterdam e dei “Fixers Collective” di Brooklyn, e potrebbe estendersi in altri stati dell?Europa considerando il successo in suolo inglese.

Quali sono i problemi più comuni affrontati e risolti nel corso delle lezioni mensili? Dal pc troppo lento allo smartphone fuori uso, passando per gli elettrodomestici casalinghi che non rispondono più ai comandi. Secondo gli ideatori del progetto si tratta di situazioni risolvibili autonomamente in otto casi su dieci.

Ecco le origini dell?iniziativa illustrate da Ugo Vallauri:

«L’idea mi è venuta dopo la mia collaborazione in Africa con l’organizzazione non governativa britannica Computer Aid. In Kenya ho imparato approcci meno spreconi dei nostri. Lì non ci si sbarazza facilmente di qualcosa che può essere riparato. Si aggiusta tutto, mentre noi spesso compriamo oggetti non dettati dalla necessità, ma dalla pigrizia e dalla mancanza delle conoscenze necessarie per la manutenzione di quelli che abbiamo già. Il nostro obiettivo non è offrire delle riparazioni gratuite, ma sconfiggere l’obsolescenza programmata e recuperare la manualità in una società esasperata dal consumismo.»