I curatori fallimentari del Gruppo Ventaglio (IVV), tour operator internazionale fondato da Bruno Colombo e messo in liquidazione dal Tribunale di Milano nel 2010, hanno posto in vendita nei giorni scorsi i suoi marchi.
IVV che ha per primo introdotto in Italia la formula “all inclusive” divenendo leader nell’attività villaggistica ha utilizzato diversi brand, depositati anche all’estero. Il marchio più importante è quello costituito dalle parole “Viaggi del Ventaglio” o semplicemente “Ventaglio” caratterizzato dal simbolo grafico “bollino rosso-arancione”.
IVV, oltre a quelli più strettamente legati al principale, è titolare di altri 72 marchi, figurativi o denominativi, registrati in Italia e in altri paesi del mondo. Tra i più noti vanno citati “Vacanze nel Mondo”, “Ventaclub”, “Ventadiving”, “Ventapoint”. Inoltre 43 marchi hanno data di rinnovo successiva al 2014. Per entrarne in possesso saranno accettate offerte superiori ad euro 1.200.000 e termini di pagamento rateale non superiori a diciotto mesi.
Secondo Remo Bodrato, in passato manager di IVV (Columbus) e al momento amministratore delegato di Welltour “si tratta di una storia che è finita e non si ripresenterà più. È stato simbolo di un gran momento per tutto il turismo ma ora le cose sono cambiate: non avrebbe senso mettere una bandiera laddove non c’è una squadra”.
Per Massimo Caravita, vicepresidente presso Marsupio Group, invece “i marchi forti nel settore del tour operating sono un aiuto anche per la distribuzione. Sicuramente è un fatto positivo, è un brand conosciuto anche dal consumer”.
Il Ventaglio nel corso della sua attività è riuscito a diventare il secondo tour operator nazionale per fatturato e numero di passeggeri. Ha contribuito a diffondere la vacanza “made in Italy” e ha per primo aperto la strada su nuove destinazioni per gli Italiani: Santo Domingo, Brasile, Zanzibar, Mar Rosso (Sharm El Sheikh) e Madagascar (Nosy Be).