
Un professionista con IVA forfettaria non può applicare detrazioni se non per i contributi, ma almeno può detrarre le spese di manutenzione straordinaria del condominio (che magari creano impedimento allo svolgimento del proprio lavoro) e quelle sanitarie?
Il regime forfetario non permette di scaricare voci detraibili dall’IRPEF, come ad esempio le spese sanitarie o i lavori condominiali. Come lei giustamente rileva, l’unica eccezione riguarda i contributi riconducibili all’attività professionale.
I contributi previdenziali si detraggono integralmente (in base alla formula: incassi totali x coefficiente di redditività – contributi dell’anno precedente) e si deducono dall’imponibile per eventuali collaboratori dell’impresa familiare a carico. In alcuni casi è possibile compensare crediti di imposta in relazione a beni strumentali l’attività d’impresa.
Le detrazioni 19% personali restano escluse a meno che il contribuente, oltre a quello professionale, produca altri redditi imponibili IRPEF, ad esempio anche solo immobiliari (es.: immobili affittati), in relazione ai quali può applicare le detrazioni a questa parte del reddito. Se la sua unica attività è quella professionale (su cui paga l’imposta forfettaria con flat tax al 15%), allora non può utilizzare nessuna detrazione.
Cosa scaricare con la partita IVA ordinaria
In via generale, le Partite IVA in regime ordinario possono scaricare in dichiarazione dei redditi alcune spese nel caso in cui siano riconducibili in tutto o in parte all’attività professionale:
- abitazione se in uso promiscuo (affitto, manutenzione e bollette),
- auto ad uso promiscuo (acquisto, manutenzione, bollo, assicurazione e riparazioni),
- telefono ad uso promiscuo (acquisto e abbonamento),
- abbigliamento e cene sostenute nell’esercizio dell’attività (divisa da lavoro, abito di rappresentanza, pasto con un cliente o albergo per una trasferta),
- omaggi,
- beni strumentali d’impresa nel periodo d’imposta.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz