Un anno di moratoria per il pagamento dei mutui. Parte nella giornata di oggi il piano famiglie messo in campo dalle associazioni dei consumatori e dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI) per aiutare gli individui colpiti dalla traversie economiche e dalla crisi. Il progetto consentirà di richiedere alla propria banca la sospensione del pagamento delle rate per il muto per un massimo di 12 mesi.
Potranno accedere all’iniziativa i sottoscrittori dei mutui che nel corso del 2009 hanno dovuto affrontare la perdita del proprio posto di lavoro, un periodo di stop in cassa integrazione, l’insorgenza di condizioni di non autosufficienza o la morte di uno dei partecipanti al pagametno del mutuo. La medesima logica di accesso al piano messo a punto da associazioni dei consumatori e ABI sarà applicata anche all’anno in corso, dunque le ultime richieste per la sospensione del pagamento delle rate potranno essere inviate entro il 31 dicembre del 2011.
La moratoria sarà applicata ai finanziamenti per la prima casa con un importo massimo pari a 150mila Euro e alle famiglie con un reddito che non supera i 40mila Euro. I mutuatari in ritardo con i pagamenti, fino a un massimo di 180 giorni, potranno usufruire ugualmente del piano così come i consumatori in possesso di un mutuo in preammortamento o cartolarizzato. La sospensione sarà, inoltre, possibile per i mutui contratti per la ristrutturazione della abitazione principale.
Come sottolinea il Sole 24 Ore, alcuni istituti bancari hanno deciso di applicare alcune condizioni migliorative all’accordo di massima raggiunto con le associazioni a tutela dei diritti dei consumatori: «BNL-BNP Paribas, Monte Paschi e Popolare di Vicenza, per esempio, hanno deciso di non applicare alcun tetto al reddito né al valore del mutuo erogato, mentre Banca Sella, oltre ad avere aumentato i limiti, estende la sospensione a tutte le tipologie di muto, indipendentemente dall’immobile ipotecato».
Stando alle prime stime fornite dall’ABI, il nuovo piano operativo a partire da oggi potrebbe interessare circa 90mila nuclei familiari. Chi deciderà di aderire all’iniziativa per la moratoria dovrà presentare al proprio istituto di credito un modulo, disponibile nelle filiali, e la documentazione necessaria per provare l’evento sfavorevole subito. Ricevuta la richiesta, la banca avrà 45 giorni di tempo per verificare la presenza dei requisiti minimi e dare il via al blocco del pagamento delle rate. I primi effetti della moratoria dovrebbero dunque registrarsi nel corso delle prime settimane del prossimo mese di aprile.
Secondo numerosi osservatori, il piano da poco messo a punto potrebbe rivelarsi per alcuni meno vantaggioso del previsto. La sospensione delle rate per 12 mesi comporta sostanzialmente uno slittamento di un anno: un mutuo di durata decennale si esaurirà dunque nell’undicesimo anno dall’attivazione. Nell’anno di moratoria, gli interessi già previsti nel contratto continueranno a maturare, rendendo dunque complessivamente più oneroso il rimborso del mutuo nel lungo periodo.
Infine, le banche metteranno in atto il piano seguendo modalità diverse, che in alcuni casi potrebbero disorientare i clienti alla ricerca della migliore soluzione per affrontare le attuali traversie economiche. Le associazioni dei consumatori consigliano di prestare particolare attenzione alle condizioni poste dalla propria banca prima di richiedere la moratoria.