Ecolabel e gli alberghi che si differenziano

di Serena Frattini

27 Ottobre 2010 10:00

Marchio europeo di qualità ecologica, a favore di quei servizi e prodotti ecologicamente sostenibili

In un mercato dove la concorrenza è spietata, spesso si finisce con spendere risorse senza riuscire a sollevare l’economia aziendale. Un modo per distinguersi, e attirare più clientela, è dare ai consumatori la possibilità di fare scelte a favore dell’ambiente. A questo proposito la Comunità Europea ha costituito due organi di gestione, Ecolabel e Emas, in grado di garantire il marchio di qualità a tutte quelle strutture che seguono le linee ecologiche richieste.

Le strutture che ottengono il marchio sono riconosciute, a livello europeo, per “l’impegno al miglioramento della qualità ambientale”, e garantiscono pertanto la massima serietà nel rispetto ambientale. Nato nel 2003, il marchio comunitario, svolge un’azione concreta di protezione ambientale, supportando il turismo responsabile che segue i criteri stabiliti di difesa ambientale.

Inizialmente aderire alle misure di gestione ecologiche può richiedere notevoli sforzi economici che vengono però ammortizzati nel medio e lungo termine. Sappiamo che il turismo sensibile cresce sempre più, inoltre essere in possesso di un marchio comunitario è sinonimo di garanzia, per questo la visibilità aumenta in maniera esponenziale.

Per richiedere il marchio bisogna soddisfare 37 criteri obbligatori e 47 opzionali, in modo da raggiungere un punteggio minimo richiesto. Una volta ricevuta tutta la documentazione utile a verificare la conformità della struttura, il comitato ha 60 giorni di tempo per dare un responso.

Il costo di tale procedura varia da struttura a struttura, tranne 300 euro di spese di istruttoria e le spese dei diritti annuali, queste in base al volume d’affari, che variano da un minimo di 100 euro a un massimo di 25.000 euro.

Per saperne di più si può visitare il sito http://www.ecolabel.it/.