Un tetto per gli stipendi dei manager e in generale dei vertici aziendali può garantire che gli incentivi retributivi siano coerenti con gli interessi di lungo termine dell’impresa e di tutti gli attori a vario titolo coinvolti con gli afferi dell’azienda stessa.
Con questi presupposti anche il settore assicurativo registra un nuovo regolamento in materia di politiche di remunerazione nelle imprese di assicurazione.
Ad annunciarlo lo stesso presidente dell’Isvap, Giancarlo Giannini, che spiega nella relazione sull’attività nel 2010 come i processi decisionali dovranno inoltre essere improntati a criteri di trasparenza.
«Sono previsti obblighi di informativa all’assemblea e un adeguato coinvolgimento delle funzioni di controllo interno nella definizione delle politiche retributive e nella verifica della loro attuazione. I risultati delle verifiche annuali andranno riportate agli organi sociali e inoltrate da questi all’Isvap in caso di criticità, unitamente alle azioni correttive».
In buona sostanza i bonus ai manager delle imprese assicurative saranno legati all’andamento delle aziende, e potranno non essere erogati nel caso di risultati non soddisfacenti. Per gli amministratori non esecutivi la possibilità di remunerazioni variabili è consentita in via eccezionale e per una parte non significativa, mentre per l’organo di controllo è del tutto esclusa.