Turismo d’affari, a Milano vale oltre 2,6 miliardi

di Massimiliano Santoro

30 Marzo 2012 13:00

Il fatturato generato a Milano dal turismo d'affari, da quello congressuale e da quello legato agli avvenimenti fieristici ammonta a 2,6 mld di euro.

Oltre 86 mila lavoratori in media hanno occupazione nella città di Milano grazie al business generato dal turismo congressuale che vede l’arrivo di circa 3,5 milioni di visitatori all’anno che soggiornano in media due notti con una spesa giornaliera di quasi 370 euro.

Queste cifre derivano da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano, attraverso il Lab MiM, sui  dati provenienti dalle statistiche internazionali relative al 2011. Milano risulta anche al 19mo posto al mondo, in una classifica decrescente che vede al primo posto la città più cara per fare business, per il costo di un viaggio d’affari di livello internazionale con una spesa di 512 euro al giorno

Si sottolinea anche che la città più cara per fare business nel 2011 è Hong Kong (costo giornaliero: ben 945 euro), che scavalca per quest’anno Mosca ferma a 933 euro.

Al terzo posto una città europea (Francoforte con 885 euro), seguita da New York (780 euro), Seoul (740 euro) e dalle due città cinesi di Shanghai (688 euro) e Pechino (677 euro). Se si considerano, inoltre, le singole categorie di spesa, la convenienza economica a Milano è rappresentata soprattutto dal costo per un pranzo per una persona: con 24 euro, è al 49° posto su 51 città, la metà del prezzo medio (-53,2%). L’indice complessivo è calcolato tenendo presente il costo di 5 categorie (una notte in albergo, una cena di lavoro per due, un pranzo per uno, l’acquisto di un quotidiano straniero, un drink in un hotel di lusso).

Il turismo fieristico, daffari e congressuale ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano rappresenta un indotto importante per Milano, con ricadute in molti settori  legati allaccoglienza e connessi con la vivibilità della città. Occorre valorizzare sempre più questo segmento che rappresenta certamente un fattore di attrattività anche in vista di Expo“.