Decreto fiscale, ecco i contenuti

di Massimiliano Santoro

4 Aprile 2012 13:00

La Commissione Bilancio e Finanze del Senato ha dato il via libera al pagamento a giugno dell'acconto della nuova tassa sugli immobili.

E’ un testo molto cambiato quello che il Senato dovrà esaminare in merito al decreto fiscale presentato dal Governo. Le Commissioni competenti di Palazzo Madama, infatti, hanno dovuto razionalizzare tempi e modalità di pagamento della nuova imposta sugli immobili  che aveva visto una levata di scudi a livello nazionale dei Centri di Assistenza Fiscale che prevedevano problematiche per la definizione di quanto dovuto dal contribuente.

Ebbene, a giugno si pagherà l’acconto Imu, attraverso l’aliquota base,  poi successivamente il conguaglio su quanto dovuto con le nuove aliquote che verranno definite dal governo entro il 10 dicembre dell’anno in corso.

In Commissione, inoltre, è stata eliminata la cosiddetta black list dei commercianti ovvero una lista di quegli esercenti che non emettono scontrini e sui quali l’Agenzia delle Entrate poteva avviare e organizzare degli accertamenti.

Infine, è slittato a giugno l’obbligo di non usare contanti per pagamenti di stipendi e pensioni superiori ai mille euro, il versamento dell’Iva potrà essere effettuato entro il 20 agosto ma soprattutto le imprese che vantano crediti certificati con gli Enti pubblici potranno cedere questi crediti alle banche con la garanzia della solvibilità del debitore.

In particolare:

– Slitta al 1° giugno la norma che obbliga ai pagamenti non in contanti per gli stipendi e le pensioni corrisposti da enti e amministrazioni pubbliche oltre i 1.000 euro.

– Le borse di studio sotto gli 11.500 euro saranno esentate dal pagamento delle tasse.

– I versamenti dell’Iva, che si eseguono ad agosto, “potranno essere effettuati entro il giorno 20 dello stesso mese, senza alcuna maggiorazione”.

– Le aziende potranno cedere alla propria banca gli eventuali crediti con le amministrazioni pubblica, che dovranno essere certificati dalle regioni o dagli enti locali. L’impresa che cede il proprio credito sarà però obbligata a garantire la solvibilità del debitore.

– Nel decreto fiscale si disciplina anche l’Imu agricola: ritorna al 25% l’abbattimento della base imponibile a favore degli imprenditori agricoli professionali. Per gli immobili rurali strumentali è previsto il versamento in due rate, con un acconto del 30% e un saldo del 70%. I fabbricati rurali strumentali situati nei comuni di montagna saranno esentati dal pagamento di questa tassa.

– E’ stata cancellata la quota erariale dell’Imu sugli immobili che sono di proprietà dei Comuni e sugli immobili di proprietà dello Iacp (Istituto autonomo case popolari) e delle cooperative edilizie a proprietà indivisa.

– “Una quota delle risorse del fondo speciale per la reiscrizione dei residui passivi di parte corrente, pari a 1 miliardo di euro, è assegnata agli enti locali per il pagamento dei crediti”.

– Le Banche di Credito Cooperativo vengono escluse dalla tassazione (intesa come esclusione dalla esenzione) del 10% dell’utile netto annuale destinato a riserva minima obbligatoria per il 2012.