La crisi economia sembra risparmiare la Germania, dove occupazione e stipendi hanno subito sensibili incrementi tra il 2010 e il 2011: un andamento che stona non poco con quanto accade in altri paesi dell’Eurozona, con l’Italia in prima linea, trend positivo caratterizzato soprattutto da una forte crescita dei lavoratori assunti regolarmente con contratto a tempo indeterminato, diventato ormai quasi un miraggio nella penisola.
A rendere note le cifre sull’occupazione e i salari in Germania è l’ufficio centrale di statistica Destatis, che ha messo nero su bianco i dati relativi all’andamento del lavoro e alle flessioni del reddito dei lavoratori tedeschi. Tra il 2010 e il 2011, infatti, le retribuzioni sono aumentate del 2,2%, mentre il lavoro a tempo indeterminato ha subito un incremento notevole con oltre 610 mila soggetti assunti stabilmente dalle aziende locali.
Negli ultimi due anni i posti di lavoro si sono moltiplicati tanto da far registrare una crescita di 790 mila occupati alla fine del 2011, mentre a salire sono anche le cifre che riguardano i lavoratori con contratti atipici, aumentati annualmente di circa 80 mila unità. Tornando ai salari, invece, a beneficiare delle retribuzioni più cospicue sono stati soprattutto gli impiegati statali, con un incremento salariale pari al 3,6%.
Nel privato, invece, gli aumenti di stipendio per i lavoratori tedeschi hanno caratterizzato in modo particolare il settore dei servizi, con un più 4,1% nell’ambito delle pulizie industriali e delle agenzie interinali. Poco meno di questa percentuale sono cresciute le retribuzioni dei dipendenti negli asili privati e comunali, mentre l’industria manifatturiera ha registrato un più 0,8%, il settore assicurativo e finanziario ha visto i salari crescere dell’1,5% e un 2% in più ha invece segnato gli stipendi dei lavoratori nel settore dell’informazione e della tecnologia.
Per i chimici e i dipendenti nell’area metallurgica, infine, sono previsti ulteriori aumenti grazie ai nuovi rinnovi salariali che entreranno in vigore a breve.