Italia verso la ripresa nel 2013

di Serena Frattini

19 Settembre 2012 07:30

Secondo Ignazio Visco, governatore di Bankitalia, l'Italia abbandonerà la crisi nel 2013.

Sabato 15 si è tenuta a Cipro la riunione di Ecofin, Consiglio di Economia e Finanza dei ministri degli Stati membri dell’Unione Europea, proprio in occasione di questo incontro informale il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha espresso la sua fiducia rispetto alla ripresa italiana a partire dal nuovo anno.

Pur restando cauto e invitando alla prudenza, il numero uno di via Nazionale ha dichiarato il suo ottimismo: “Ci aspettiamo ancora una ripresa il prossimo anno. Ci sarà sicuramente ma non so se questo farà ripartire gli investimenti. E’ meglio essere prudenti, non riporre troppo aspettative sul fatto che questo stimoli gli investimenti”, questi dubbi e certezze del governatore espressi in conferenza stampa.

Nonostante non si possa negare la presenza di numerose incertezze, specialmente riguardo gli investimenti privati, Visco ha sottolineato la reazione positiva del sistema bancario italiano alla profonda crisi che ha scosso il nostro Paese. Particolare attenzione invece è stata posta espressamente anche al comparto delle medie e piccole imprese con un invito ad adeguarsi, vista la presenza di “un grande cambiamento tecnologico in corso, che non interessa solo le grandi banche, attraverso più attenzione alle reti e ai costi complessivi, inclusi quelli del top management”. Il consiglio di Visco ai più piccoli istituti bancari è inoltre quello di restare oculati e ridurre i costi il più possibile.

Le parole del governatore, pur cariche di ottimismo non lasciano spazio a facili entusiasmi, invita infatti a “non abbassare la guardia”, suggerendo in particolare di mantenere la calma sul fronte dei conflitti politici i quali “devono essere ben meditati”, soprattutto in vista delle prossime elezioni.

Anche il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, in linea con le parole di Visco, lancia dalla sua altri segnali di ottimismo scartando l’ipotesi del varo di ulteriori manovre aggiuntive.