Chiusura non positiva per la Rai per quanto riguarda il primo semestre dell’anno. L’azienda televisiva di viale Mazzini spiega che il calo degli investimenti pubblicitari, dovuto al deterioramento del quadro macroeconomico, ed il costo dei diritti dei grandi eventi sportivi, elevato negli anni pari, sono stati i principali fattori di negatività dei risultati economici e finanziari.
I primi sei mesi dell’anno sono stati conclusi con una perdita di 129 milioni di euro. E le previsioni per la chiusura d’anno non sono rosee: “Il perdurare della difficile situazione del mercato pubblicitario – si legge nel comunicato della Rai – fa prevedere un secondo semestre anch’esso in perdita anche se di entità minore rispetto al primo. La perdita per l’intero 2012 si dovrebbe pertanto attestare nell’intorno dei 200 milioni di euro”.
I ricavi del primo semestre del Gruppo Rai risultano pari a 1.433 milioni di euro in diminuzione di 110 milioni rispetto al 2011. Ciò è dovuto principalmente alla riduzione del fatturato pubblicitario in diminuzione di 72 milioni di euro rispetto al 2011: “L’andamento dei ricavi pubblicitari e il costo dei diritti dei Campionati Europei di calcio, pari a 101,5 milioni di euro – sottolinea l’azienda nel comunicato – hanno di fatto determinato il peggioramento del risultato netto rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente”.
Infine, si evidenzia l’incremento di 2,5 milioni del costo del lavoro “nonostante gli effetti delle politiche di incentivazione agli esodi agevolati attuate negli esercizi precedenti e il sostanziale blocco delle politiche retributive”. L’attuale forza lavoro dell’azienda Rai al 30 giugno 2012 risulta essere composta da 11.569 dipendenti a cui devono aggiungersi 1.660 risorse a tempo determinato espresse in unità anno.