Il Csr Network, associazione che riunisce i responsabili delle politiche di sostenibilità o csr (corporate social responsibility) delle maggiori imprese italiane, promossa da Altis-Università Cattolica del Sacro Cuore e da Isvi (Istituto per i Valori d’Impresa), presenterà il 22 ottobre a Milano il primo censimento nazionale dei manager della sostenibilità.
Come si diventa responsabile della Csr? In che consiste questa funzione e come viene definita all’interno delle aziende? Quanto si guadagna e, soprattutto, che prospettive di carriera e occupazione si possono prevedere per questa professione in futuro? Sono alcuni degli argomenti che saranno oggetto di dibattito durante il convegno organizzato nella città lombarda e a cui parteciperanno numerosi esperti e manager.
Per l’occasione verrà presentata per la prima volta la ricerca condotta da Csr Manager Network nella primavera-estate 2012 presso tutte le aziende quotate italiane.
I risultati indicano che entrare in azienda candidandosi a svolgere il ruolo di manager della sostenibilità rappresenta oggigiorno un’opportunità professionale importante con oltre il 60% delle imprese che prevedono al loro interno una figura di questo tipo e livelli retributivi concorrenziali.
Occuparsi di responsabilità sociale d’impresa, cioè coordinare e gestire le politiche ambientali e sociali di un’organizzazione, comincia ad essere una professione matura, che non per caso attrae un numero sempre maggiore di giovani e meno giovani, destinata ad avere sbocchi occupazionali di tutto rispetto, anche per l’attenzione crescente rivolta a questi temi da parte delle imprese.
Un passo avanti rispetto a quanto succedeva qualche anno fa quando chi voleva indirizzarsi a questa attività manageriale era limitato da carenza di posizioni, formazione, percorsi di reclutamento e retribuzione.