“La meeting Industry é un business ormai globale sul quale tutti i paesi stanno investendo“. La considerazione é di Mario Resca, presidente del Convention Bureau Italia, che sottolinea come proprio in un momento di difficile congiuntura economica bisogna puntare su asset che possono produrre crescita e lavoro.
Nel 2011 il numero dei meeting in Italia é cresciuto del 6% passando dai 341 del 2010 ai 363 del 2011. Inoltre, il turismo per motivi di lavoro genera un fatturato di oltre 6.300 milioni di euro pari al 20,5% della spesa complessiva del turismo internazionale in Italia. Inoltre, in base ai dati riferiti dall’International Congress and Convention Association, Roma si conferma al primo posto tra le cinque maggiori città italiani presenti nella classifica internazionale con un incremento del 27,7% del numero di meeting che é stato registrato nel 2011.
Il 60% della spesa internazionale in Italia per motivi di lavoro nel 2011 proviene dai Paesi dell’Unione Europea, con un incremento del 3% nel 2011 rispetto al 2010, con un 14% derivante dall’America ed anch’esso in crescita del 3% rispetto al 2010. I Paesi che effettuano la maggiore spesa in Italia per motivi di lavoro sono, nell’ordine, Germania, con 824 milioni di euro, Stati Uniti, Francia, Regno Unito e poi Spagna.
Turismo, quindi, importante volano per l’economia italiana tanto che nel 2011 i turisti internazionali hanno speso in Italia 30.891 milioni di euro con un incremento del 5,6% rispetto al 2010 e con un attivo netto della bilancia dei pagamenti turistica in Italia che lo scorso anno si é ampliata a 10.308 milioni di euro rispetto agli 8.841 milioni di euro del 2010.