Banca Popolare di Milano e la delegazione sindacale di gruppo hanno firmato un accordo quadro sul personale. L’azienda spiega che tra gli obiettivi della procedura sindacale che é stata avviata lo scorso agosto c’é quello di raggiungere un contenimento strutturale del costo del lavoro pari a circa 70 milioni di euro.
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L’accordo, fa sapere Bpm, prevede la riduzione dell’organico complessivo del Gruppo Bipiemme di 700 unità attraverso un piano di esodo caratterizzato dalla fuoriuscita volontaria di quanti al 31/12/2015 abbiano maturato i requisiti per avere diritto ai trattamenti pensionistici e dal ricorso alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà di settore per quanti matureranno i requisiti per l’accesso ai trattamenti pensionistici fino al 31 dicembre 2018, con possibilità di ampliamento fino al 30 giugno 2020.
Il costo dell’investimento è stimato fra i 180 e i 200 milioni di euro che sarà contabilizzato interamente nel bilancio 2012. Tra le principali linee guida dell’accordo rese note da Bpm c’è quella concernente l’occupazione che prevede: assunzione a tempo indeterminato degli interinali che hanno maturato 3 anni di permanenza nel Gruppo; tempi determinati, altri interinali, domande da ex accordi: se valutazione positiva, bacino di riferimento per possibili assunzioni di base nel corso del Piano, anche ricorrendo al part-time ed anche in relazione alle ricadute economiche dei nuovi inquadramenti.
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L’azienda spiega che il raggiungimento degli obiettivi “consentirà al Gruppo Bipiemme di poter accogliere nuova occupazione giovanile, partendo dalla stabilizzazione degli attuali rapporti a tempo determinato” e che “attraverso le uscite del personale tutelato dalla pensione e dal fondo di solidarietà, sarà possibile consolidare (in larga misura) la retribuzione dei colleghi più giovani che oggi lavorano in questa Banca e che rappresentano il futuro dell’Istituto“.