La Banca Centrale Europea diffonde il bollettino mensile, caratterizzato ancora una volta da cifre preoccupanti in merito all’occupazione e alla crescita del Paese. All’incremento della disoccupazione fa fronte il netto calo del PIL con pesanti conseguenze sull’economia nazionale.
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L’ultimo trimestre del 2012, infatti, ha visto la crescita indebolirsi ancora di più e le stime per il nuovo anno non sono certo rosee, tanto che la Bce annuncia un’ulteriore indebolimento dell’economia a causa principalmente degli “aggiustamenti di bilancio necessari nei settori finanziario e non finanziario, nonché la persistente incertezza“.
La disoccupazione nel mese di ottobre ha raggiunto una percentuale dell’11,7%, tuttavia è sempre la Bce a mettere in evidenza come la situazione sia meno grigia sul fronte del debito pubblico dei paesi europei, ma la strategia proposta ai Governi è quella di proseguire con l’attuazione di riforme mirate a ridurre “gli squilibri sia di bilancio sia strutturali“.
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Solo in questo modo, infatti, l’Italia e le altre nazioni della Zona Euro potranno inviare segnali forti ai mercati: “L’economia dovrebbe iniziare a recuperare gradualmente nel prosieguo del 2013 – poiché l’orientamento accomodante della politica monetaria della Bce e il netto miglioramento del clima di fiducia nei mercati finanziari si trasmetteranno alla domanda interna del settore privato – e il rafforzamento della domanda esterna dovrebbe sostenere la crescita delle esportazioni“.