Promosso da AssoMec, aggregazione di imprese della filiera meccanica, con il patrocinio di Confartigianato e Associazione Italiana Finitura Metalli, e giunto ormai alla sua terza edizione, l’evento “Dal dire al fare. Premio imprese di successo” ha visto 85 piccole e medie imprese manifatturiere premiate per il percorso di sviluppo intrapreso e i risultati ottenuti.
Un premio, quello di AssoMec, che risulta certamente utile per far sapere ai piccoli e medi imprenditori italiani che la recessione si può affrontare cogliendo tutte le opportunità che consentono di far crescere il capitale immateriale delle imprese produttive. “Il successo di queste imprese testimonia” – come ha detto Barbara Pigoli, presidente di AssoMec – “che anche le pmi sono in grado di ottenere impatti concreti con il corretto utilizzo delle politiche attive di formazione e qualificazione promosse dai canali istituzionali. Non più un’offerta di corsi e contenuti calata dall’alto, ma una risposta concreta e su misura al fabbisogno aziendale e l’acquisizione di tutte le risorse finanziarie messe a disposizione, a cominciare da quella enorme “cassaforte” rappresentata dai fondi paritetici”.
Secondo i dati AssoMec, in Italia solo il 4,5% delle piccole e medie imprese manifatturiere gestisce un piano organico di riqualificazione e sviluppo, con il settore che risulta fortemente penalizzato in materia di formazione finanziata rispetto agli altri settori economici. Molto importante perciò, come ha ricordato Barbara Pigoli, “rispondere concretamente a due bisogni fondamentali: incrementare la competitività delle imprese e garantire l’occupabilità dei lavoratori”. E come nel caso delle pmi premiate, “le politiche di sviluppo vanno integrate e adattate alla specificità di ogni singola impresa e dei suoi lavoratori”.