Confindustria ha reso note le linee guida fondamentali da inviare al Governo entrante per favorire la crescita, frenare la crisi e far risalire il PIL. Un piano basato su alcuni punti decisivi che coinvolgono i contratti e, soprattutto, le tasse sul lavoro, puntando a una progressiva riduzione del cuneo fiscale.
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Secondo Giorgio Squinzi, infatti, è necessario introdurre contratti di lavoro con una maggiore flessibilità in entrata (incentivando il part-time per i lavoratori con almeno 40 anni di contributi, in modo tale da favorire l’assunzione di forza lavoro giovanile), e soprattutto imporre un maggior numero di ore di lavoro all’anno per rilanciare la produttività, senza che queste gravino sulle aziende.
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La strategia proposta è quella di far lavorare una settimana in più all’anno che sarebbe, tuttavia, retribuita il doppio: le ore sarebbero prive di Irpef e il datore di lavoro non verserebbe le spettanze Irap.
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Le aliquote IVA, invece, dovrebbero subire un incremento, mentre a essere limitati dovrebbero essere gli incentivi e la spesa pubblica, avviando ulteriori tagli che contribuiscano a finanziare la nuova pianificazione insieme alle risorse che arrivano dalla lotta all’evasione fiscale.