L’Italia occupa il sesto posto tra i paesi dell’Ocse dove è maggiore il peso del cuneo fiscale, le tasse che gravano sugli stipendi e che, proprio nel Belpaese, divorano praticamente metà della busta paga.
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Secondo quanto rivela il report annuale dell’Eurispes, infatti, il cuneo fiscale nella penisola è pari al 47,6% della retribuzione, mentre nell’area Ocse la media scende fino al 35,6%.
Per quanto concerne il caso di un lavoratore single senza prole, il rapporto sottolinea come sia «ormai avvezzo all’enorme discrepanza esistente tra il salario lordo percepito e il corrispettivo netto di cui può effettivamente disporre.»
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Se i conti sembrano andare leggermente meglio per i lavoratori con famiglia a carico (cuneo fiscale pari al 38,3%), è anche vero che l’Italia presenta al momento il sistema pensionistico più efficiente soprattutto se si tiene presente che l’età pensionabile si innalzata anche negli altri stati presi in esame, pertanto secondo l’Eurispes: «Sono lontani i tempi in cui il sistema pensionistico italiano era il più esoso della zona Ocse.»