

Ammonta a 58 euro annui la media degli aumenti Irpef stimati per il 2014 ai danni di circa 7,2 milioni di contribuenti, cittadini chiamati a pagare di più a causa dell’incremento delle aliquote stabilito in alcune Regioni della penisola.
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Secondo Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil, gli aumenti riguarderanno sei Regioni, precisamente Piemonte, Liguria, Umbria, Lazio, Molise e Basilicata, con alcune differenze importanti.
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Se in Lazio l’Irpef farà sborsare a ciascun contribuente circa 548 euro durante l’anno in corso, in Piemonte e Calabria l’imposta sarà pari a circa 442 euro, cifra che si abbassa fino a 421 euro in Molise e 405 euro in Calabria.
E ancora, 180 euro saranno versati nella Provincia Autonoma di Bolzano e 262 euro in Sardegna, 269 in Basilicata, 289 in Veneto 270 in Friuli Venezia Giulia.
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Per quanto riguarda il 2015, infine, l’aliquota massima per l’Irpef dovrebbe salire dal 2,33% al 3,33%.