Dirigenti e licenziamento collettivo: cosa cambia

di Teresa Barone

3 Novembre 2014 09:00

Anche per i dirigenti valgono le tutele relative al licenziamento collettivo: la sentenza della Corte di Giustizia Europea.

Anche per i dirigenti devono essere applicate le regole relative al licenziamento collettivo: secondo la Corte di Giustizia Europea il personale con qualifica dirigenziale non può essere escluso dall’obbligo di rispettare le procedure di riduzione dell’organico, e l’Italia deve adeguarsi a tale decisione sancita con la sentenza 596/2012 del 13 febbraio 2014.

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La cessazione del rapporto di lavoro tra l’azienda e i manager non deve essere gestita esclusivamente in modo prettamente individuale, nonostante il legame “fiduciario” alla base di questo legame.

Spetta all’azienda, infatti, valutare se l’allontanamento del dirigente rappresenta un caso isolato o se si inserisce all’interno di una procedura di licenziamento collettivo che si verifica se nei 120 giorni precedenti o successivi sono stati effettuati, o saranno avviati, altri 4 licenziamenti o “preavvisi” di licenziamento.

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In questo caso non solo è necessario far trascorrere i 75 giorni previsti dalla legge, ma l’azienda deve seguire un iter preciso effettuando una comparazione tra tutti i dirigenti in esubero prima di scegliere chi licenziare, attenendosi tuttavia ai criteri stabiliti dalla legge e basati sia sulle esigenze produttive sia sull’anzianità, cime anche sugli eventuali carichi familiari.