

Insegnanti, personale Ata e numerosi studenti sono scesi in piazza per protestare contro la “Buona Scuola“, la riforma promossa dal Governo Renzi che promette una ventata di novità a partire dall’anno scolastico 2015-2016.
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Tra le nuove misure anche l’ingresso dei cosiddetti presidi manager, dirigenti scolastici con maggiori poteri e autonomia che potranno definire il piano triennale dell’offerta formativa e, soprattutto, scegliere i docenti da assumere e duelli da premiare periodicamente attraverso riconoscimenti economici (nuovi scatti di merito).
Ma cosa ne pensano gli italiani? A fornire alcune percentuali è Corriere.it, come si legge anche sul sito dell’ANP (Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola): se la riforma è accolta positivamente dalla maggioranza degli intervistati, il 56% ha votato si per la proposta di modificare il ruolo dei dirigenti, che invece non piace al 40% degli interpellati.
Le percentuali corrispondono a questo specifico quesito:
«Gli ampi poteri previsti per presidi e direttori scolastici per ridurre le lungaggini burocratiche: l’incarico di scegliere i docenti da assumere dagli albi provinciali, di stendere il piano triennale dell’offerta formativa, di decidere a quali docenti spettino gli scatti di merito.»
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