Sono numerosi, qualificati e preziose risorse che hanno scelto di superare i confini nazionali e avviare una carriera all’estero: i cervelli in fuga potrebbero beneficiare di un bonus fiscale che ne incentiva il rientro in patria, stando a quanto previsto dal Governo nell’ambito della Riforma Fiscale.
Secondo le nuove misure, inserite tra le norme finalizzate a incentivare l’internazionalizzazione delle imprese italiane, i talenti che scelgono di tornare nella penisola e di produrre all’interno del territorio nazionale, trasferendo la loro residenza, potranno ottenere per cinque anni una riduzione del reddito imponibile pari al 30%.
Il bonus fiscale è destinato ai soggetti che sono stati residenti all’estero nel quinquennio precedente. Tra i requisiti anche:
«una qualifica per la quale sia richiesta una alta specializzazione e il titolo di laurea.»
Una strategia per favorire il ritorno dei cervelli in fuga che, stando a quanto rivelato dall’ultimo report AlmaLaurea, non sempre sarebbe disposta a lasciare la carriera all’estero (come ribadito dal 41% dei laureati italiani che lavorano oltre confine).