L’imprenditoria italiana non va…in pensione

di Massimiliano Santoro

18 Ottobre 2011 07:00

Quasi 300mila gli imprenditori italiani ultra settantenni. Ma i senior non fanno solo impresa: c'è chi aiuta in casa per un risparmio annuo di 50mld.

Sono 295.601 gli appassionati imprenditori italiani over 70 che non si fanno demoralizzare in tempo di crisi e di fallimenti. La “vecchia guardia” continua a dare l’esempio e a non mollare nonostante il non idilliaco quadro economico-sociale del Paese. A effettuare lo screening degli imprenditori senior è stata un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro imprese al secondo trimestre 2010 e 2011.

Rispetto allo scorso anno, quando il numero di ditte individuali con titolare ultrasettantenne aveva raggiunto quota 298.903 unità, si registra un decremento dell’1,1% con maggiori percentuali di riduzione in Valle d’Aosta (-5,9%), Sicilia (-5,1%) e Campania (-4,4%) ed una quota di imprenditoria femminile pari al 26,7% del totale.

Dal punto di vista delle performance più positive, i maggiori incrementi di imprenditori over 70 sono stati registrati in Lombardia (+2,7%),  Sardegna (+1,9%), Calabria e Trentino-Alto Adige (+1,8%), Liguria (+1,6%) e Lazio (+1,2%).  In termini assoluti, la regione con più presenza di nonni imprenditori è la Sicilia con 32.152 ditte individuali, seguita dall’Emilia Romagna (27.991), dal Veneto (27.676), dalla Puglia (26.503) e dalla Campania (25.860).

Il dato regionale, ovvero il primato della Sicilia, viene confermato da quello concernente il settore di competenza in cui operano gli imprenditori. Il 65,3% del totale delle ditte individuali con titolare over70 (192.995), infatti, è specializzato nel settore dell’agricoltura, silvicoltura pesca; il 16,1%, pari a 47.615 imprese, opera nel campo del commercio al dettaglio ed all’ingrosso mentre il 4,7% (13.799 ditte individuali) svolge la propria attività nel campo manifatturiero.

In ambito provinciale, invece, primeggia Roma con 11.734 imprese pari al 4% del totale nazionale seguita dalla provincia di Bari con 8.696 ditte individuali, Napoli (8.306), Foggia (7.443), Padova (6.884), Salerno (6.737), Catania (6.092) e Palermo (5.773). I maggiori incrementi, tra il secondo trimestre 2010 e lo stesso periodo del 2011 e considerando le prime venti posizioni in classifica, sono stati registrati in provincia di Milano (+4,5%), Roma (+2,6%), Torino (+2,1%) e Modena (+1,4%).

La Camera di Commercio di Milano fornisce anche un’altra serie di informazioni riguardante l’universo dei senior però analizzato nell’ambito del contesto familiare. Ebbene, l’aiuto nella faccende di casa da parte degli anziani comporta un risparmio complessivo per le famiglie di appartenenza di oltre 50 miliardi di euro annui rappresentato dall’attività di baby sitting, dall’attività svolta durante le vacanze e nell’ambito del settore della spesa e della cucina.

Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano, ha sottolineato come  sempre più spesso“il ruolo sociale dei rappresentanti della terza età si mostra anche attraverso la loro capacità di continuare a portare avanti un’impresa radicata, in molti casi l’attività di una vita, e di trasmetterla ai più giovani. L’impresa familiare infatti si consolida attraverso il contributo delle diverse generazioni che operano insieme”.