La passione e l’impegno per salvare Alitalia sono stati tanti ma i risultati, purtroppo, poco confortanti. Sarà perché Rocco Sabelli si è trovato, da fine 2008 quando la compagnia aerea è stata rilevata da Cai, a gestire un’azienda in grandissime difficoltà con migliaia di esuberi.
Siamo nel 2012 e Alitalia ancora non riesce a risanare la situazione economica, segno che il mandato di Sabelli non raggiungerà il suo obiettivo primario. Ma nemmeno gli altri per la verità. A lui spettava concludere la fusione con Air France/KLM sfumata nel giro di poco a causa delle difficoltà economiche sopraggiunte anche all’intero del vettore transalpino.
Si aggiungano, poi, le evidenti difficoltà della compagnia che in questi giorni sta aspettando che l’Antitrust si pronunci in merito alla possibile integrazione con WindJet e Blue Panorama che aumenterebbe di molto l’influenza di Alitalia sui flussi domestici.
Il prossimo 24 febbraio, quindi, Sabelli ufficializzerà le sue dimissioni nel corso del consiglio di amministrazione. Già in queste ore, però, è partito il totonomine. Tra i papabili figurano Andrea Ragnetti, ex manager Tim-Telecom e Giovanni Bisignani, già direttore generale della Iata. Qualcuno parla anche di Elio Catania, ex amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato e di Atm, azienda di trasporti municipali di Milano. Catania, attualmente nel consiglio di amministrazione di Intesa SanPaolo e nel cda e esecutivo di Telecom, viene dato per certo da Il Messaggero ed è spalleggiato da Emilio Riva e da altri soci della compagnia tra cui Equinox, Toto e Gavio, Carbonelli D’Angelo. Il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, e lo stesso Sabelli, punterebbe invece ad Andrea Ragnetti.
Vito Riggio, presidente Enac, come riportano le agenzie di stampa, ha cosi commentato le dimissioni di Sabelli «mi dispiace perchè è stato un ottimo manager». Poi aggiunge: «Noi non interferiamo, come ente controllore, sulle nomine; è una sua scelta, tuttavia trovo che abbia fatto molto bene».
Per quanto riguarda l’integrazione con WindJet e Blue Panorama, questa consentirebbe un incremento di circa il 20% del numero dei passeggeri trasportati da Alitalia che passeranno cosi da 25 a 30 milioni. Il fatturato aumenterebbe di circa mezzo miliardo. Grazie a questo accordo, Alitalia mira a combattere la forza di easyJet e Ryanair in Italia sul traffico domestico.