Manager in cerca di equilibrio tra carriera e famiglia

di Teresa Barone

13 Marzo 2013 09:00

Trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata è in cima alle priorità dei manager: ecco i risultati di un sondaggio promosso da Accenture.

Cambia la scala dei valori dei manager, non più disposti a pensare solo alla carriera mettendo da parte vita privata e affetti. Lo sostiene una nuova ricerca promossa da Accenture, che ha indagato sulle nuove priorità di oltre 4100 lavoratori tra dirigenti e quadri, condotta in 33 nazioni compresa l’Italia.

=> Leggi perché conciliare carriera e famiglia è fattibile per 2 donne su 3

Per i manager il successo non si misura più solo valutando gli avanzamenti di carriera e il proprio percorso lavorativo, ma entrano in gioco altri fattori che esulano dalla sfera strettamente professionale: la ricerca “Defining success. Your way“, infatti, mette in evidenza come la ricerca di un equilibrio tra lavoro e famiglia rappresenti ormai l’obiettivo primario.

=> Scopri se la comunicazione virtuale potenzia la produttività

Più precisamente, la nuova scala dei valori stilata dai professionisti vede al primo posto la conciliazione lavoro-vita privata, seguita da carriera, stipendio, riconoscimento e autonomia. Basti pensare che il 52% degli intervistati ammette di aver rifiutato un nuovo impiego che avrebbe potuto compromettere l’equilibrio tra la propria vita lavorativa e quella privata.

Secondo il sondaggio, conciliare carriera e vita personale non è tuttavia una conquista impossibile, infatti il 70% degli interpellati considera fattibile trovare un equilibrio tra le due aree senza che a rimetterci sia la carriera o la famiglia. Un valido aiuto per conseguire questo obiettivo, tuttavia, può arrivare dalla tecnologia: lo sostiene la maggioranza dei manager intervistati, di entrambi i sessi, consapevoli dei vantaggi del telelavoro e dell’importanza di avere un orario flessibile.

=> Scopri perché le mamme sono manager migliori

Non manca, tuttavia, il rovescio della medaglia: il 75% dei lavoratori coinvolti nello studio ammette di lavorare anche fuori dall’orario di lavoro proprio attraverso l’email e i nuovi dispositivi elettronici.