L’energia rinnovabile è il futuro che ci attende, in questo modo si salvaguarda il benessere del pianeta e si preserva nelle migliori condizioni, per quanto possibile, per le generazioni future. Molti Paesi stanno lavorando costantemente per studiare sempre nuove tecnologie che siano in grado di offrire soluzioni d’avanguardia.
Gli investimenti nel settore sono ingenti e i risultati soddisfacenti, che non tardano ad arrivare, permettono di lavorare con entusiasmo. L’attenzione si sofferma ora sull’Africa che si appresta, entro il 2020, a sostenere investimenti per 57 milioni di euro in qusto settore. La cifra considerevole andrà spesa in vari settori – dall’eolico al geotermico – per avere uno sfruttamento totale di tute le fonti di energia pulita.
In questo momento, il continente africano è sottoposto a una notevole richiesta di energia e presenta tante risorse non ancora utilizzate. In zone come queste si cerca di partire da zero per evitare errori commessi in passato e quindi pianificare un’azione mirata che possa garantire un investimento sicuro ed efficiente. Il termine non è certo molto lontano perché mancano solo 8 anni, si inizia con progetti seri volti a soddisfare l’enorme richiesta di energia verde. Il settore consente di soddisfare il fabbisogno del paese ma anche di poterla vendere, si tratta di una soluzione d’investimento che aiuta anche a far rientrare i capitali impiegati per la realizzazione delle infrastrutture.
I costi iniziali sono importanti ma con un uso effettivo si ammortizzano in tempi accettabili. In tutto ciò non bisogna dimenticare altri due fattori importanti che riguardano la crescita occupazionale e il benessere dell’ambiente. Per installare nuovi impianti di energia pulita sarà richiesta mano d’opera specializzata e no, un valido incremento al settore che, anche nel segmento della ricerca, impiega numerose risorse per mettere a punto idee innovative.
Per quanto riguarda l’Italia, si ritorna a parlare di incentivi alle imprese dopo che il governo Monti sta preparando un decreto che riforma le agevolazioni per quelle aziende che investono in energie pulite diverse dal fotovoltaico, con un limite complessivo di spesa che dai 5 miliardi odierni potrebbe salire anche a 7.
Interessati dalla misura saranno l’eolico, l’idroelettrico, il geotermico e le biomasse.